Ipo, l’autunno caldo del real estate

A partire dal prossimo settembre il mercato italiano del real esate potrebbe veder comparire un numero sempre maggiore di Siiq, le società immobiliari quotate.

In questo momento a Piazza Affari ce ne sono solo due, Igd e Beni Stabili, ma entro la fine dell’anno la piazza dovrebbe diventare più affollata. Prima dell’estate infatti, c’erano già in corsa per la quotazione Sorgente Res e Domus Italia, ma le avverse condizioni di mercato, provocate soprattutto dalla crisi in Grecia, hanno fatto cambiare idea alle due società che hanno annunciato il dietro front fino a data da definirsi.

Tuttavia, con la situazione greca in miglioramento, dopo la pausa di agosto sono diverse le società immobiliari che potrebbero prepararsi al cambio di status. Fra queste c’è Prelios che, secondo indiscrezioni riportate dal Sole 24 Ore, è già quotata ma avrebbe deciso di diventare Siiq.

Poi c’è IDea Siiq. La società che fa capo al gruppo De Agostini avrebbe accelerato sulla strada per la quotazione grazie all’arrivo di Alessandro Pasquarelli (nella foto) alla guida del gruppo.

L’obiettivo di Pasquarelli è approdare al mercato, con i Global coordinator Unicredit e Deutsche bank, con un’offerta di 500 a 700 milioni. Attualmente il portafoglio della futura Siiq sarà inizialmente costituito dal fondo Omicron Plus (di 450 milioni di euro) per arrivare però a regime a un valore di 1,5 miliardi di euro. Per questo Pasquarelli sta analizzando altri immobili da aggiungere al pacchetto iniziale.

Nel dettaglio IDea Siiq starebbe guardando, secondo indiscrezioni di mercato, alcuni portafogli di uffici a reddito ma anche di asset retail e commeriali.

Tra le società interessate alla quotazione c’è anche la Hines di Manfredi Catella, che da qualche mese si sta facendo aiutare nel progetto Siiq dal team londinese della banca americana Citi, già a fianco della società nell’operazione di cessione del 60% di Porta Nuova al fondo sovrano del Qatar. 

Noemi

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