I GRATTACIELI DI MILANO AL FONDO DEL QATAR

Hines Italia SGR cede il 100% di Porta Nuova al fondo del Qatar Qia. Il closing dell’operazione è stato annunciato la scorsa settimana dopo mesi di trattative. Si tratta di un deal importante per la città, già al centro dell’interesse mondiale per via dell’Expo, e per l’Italia, tornata negli ultimi mesi nel radar dei grandi investitori internazionali, che cercano opportunità interessanti. Porta Nuova è fra i più prestigiosi sviluppi urbani polifunzionali con un valore di mercato che supera i 2 miliardi di euro. Comprende 25 edifici pre-certificati e certificati Leed Gold progettati da alcuni dei più importanti studi di architettura al mondo, tra cui Pelli Clark Pelli Architects, KPF, Arquitectonica, Boeri Studio, Cino Zucchi, Antonio Citterio & Patricia Viel and Partners, M2P Associati, Caputo Partnership.

Qia aveva acquisito una partecipazione pari al 40% nei fondi di investimento proprietari del progetto Porta Nuova nel maggio del 2013, tramite della propria società interamente controllata. Trascorsi 18 mesi da quel primo investimento, il gruppo ha ora portato la propria partecipazione al 100% a seguito dell’intesa raggiunta con gli investitori iniziali tra i quali figurano Hines European Development Fund; la compagnia d’assicurazioni italiana UnipolSai; i fondi di investimento di diritto italiano Mhrec e Hicof; Coima e Galotti.

Hines Italia, si legge in una nota, continuerà a gestire i fondi di investimento proprietari di Porta Nuova, mentre Coima, società immobiliare facente capo alla famiglia Catella, rimane responsabile delle attività di property e project management. Secondo indiscrezioni il Qatar, che ha comperato quasi certamente a sconto, avrebbe speso per l’acquisizione una cifra compresa tra i 500 e i 700 milioni di euro di equity, il resto è debito.

L’amministratore delegato di Hines Italia Sgr, Manfredi Catella,ha quantificato il rendimento dell’intera operazione in circa il 30% rispetto a quanto investito inizialmente. «Nessun investitore ha guadagnato meno del 30%- ha detto Catella -, un valore elevato in un momento di mercato come quello vissuto negli ultimi anni».

 

 

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