La startup biotech Immagina Biotechnology raccoglie 480 mila euro
La startup biotech Immagina Biotechnology ha incassato un investimento di 480 mila euro da parte di business angel provenienti da Trentino, Alto Adige e Tirolo.
Per il gruppo BAN Trentino sono intervenuti Michele Gubert, Mauro Cogoli, Giovanni Zobele e Stefano Rossi anche con un apporto tecnico e di strutturazione del progetto. Per l’Alto Adige è intervenuto nell’investimento l’imprenditore Harald Oberrauch, titolare della Technicon, finanziaria che controlla le società Alupress e Durst Phototechnik di Bressanone e la TBA-Tyrolean Business Angel s.r.l. di Innsbruck. Per il Tirolo invece è intervenuto Hermann Hauser con la Hermann Hauser Investment Gmbh. Hauser è un investitore noto a livello mondiale ed in particolare nella Silicon Fen, con più di 30 anni di esperienza nel trasferire risultati scientifici sul mercato. Hauser, oltre ed essere membro della Royal Society, ha contribuito al successo di più di 100 start-up ad alto contenuto tecnologico. Tra queste ci sono Acorn Computers, Solexa (venduta nel 2007 ad Illumina per 600 milioni di dollari), Cambridge Silicon Radio (venduta nel 2015 a Qualcomm per 2.5 miliardi di dollari) e ARM Holdings (venduata nel 2016 a SoftBank per più di 24 miliardi di dollari).
Nata nel 2014 dopo anni di ricerca sviluppata nei laboratori del Centro di Biologia Integrata dell’Università di Trento e dell’Istituto di Biofisica del CNR (CNR-IBF), Immagina Biotechnology ha sviluppato la tecnologia brevettata RiboLace che permette di capire come funzionano le cellule, sia sane, sia malate, con ricadute in campo applicativo e nella ricerca di base soprattutto nell’ambito della medicina personalizzata. La start-up lavora in questo momento su cancro e malattie neurodegenerative, ma la tecnologia è assolutamente versatile e può essere applicata ad organismi e patologie diverse. I prodotti sviluppati dalla società potranno essere acquistati sia dai laboratori di ricerca, sia da nuove aziende farmaceutiche impegnate nello sviluppo di farmaci che modificano l’espressione genica a livello di RNA. Un mercato estremamente vasto a livello mondiale: solo la parte di tecnologia già sviluppata e commercializzata per la purificazione dell’RNA il giro d’affari è di circa 300 milioni di euro, cifra che sale a più di un miliardo di euro se si includono i potenziali sviluppi della start-up nel campo dei marcatori biologici.