La ricetta anticrisi di Fineurop Soditic
Adattamento e capacità di comprendere per tempo dove va il business. Nel mondo dei servizi di consulenza finanziaria, soprattutto in ambito private equity e m&a, avere o non avere queste caratteristiche può significare per una boutique sopravvivere o meno alla crisi e all’andamento altalenante del mercato. È sostanzialmente con questa lettura che la società di advisory Fineurop Soditic ha affrontato e attraversato il periodo buio sceso sui mercati nel 2008 segnando una media di 10-15 operazioni all’anno in diversi ambiti di competenza.
«Durante la crisi le operazioni sono diminuite – spiega a MAG Germano Palumbo (nella foto), partner della società e responsabile m&a – ma ce ne sono comunque state in maniera significativa: l’abilità è stata quella di trovare i deal giusti e soprattutto l’acquirente adatto a seconda dell’azienda». La società, nata nel 1998, fa capo a Fineurop, gruppo da 1,5 miliardi di fatturato attivo nell’export finance dal 1966, a Soditic Finance, società di servizi finanziari con sede a Londra e Ginevra, e al management. Guidato dal ceo e partner Eugenio Morpurgo, il gruppo è composto da una quindicina di persone e quattro partners in totale. Oltre a Palumbo e Morpurgo ci sono anche Gilberto Baj Macario e Umberto Zanuso. Ogni partner ha esperienza specifica in determinati settori, il che consente alla boutique di offrire servizi sia ad aziende di media e grande dimensione («dai 20 milioni di fatturato in su») sia a fondi di private equity, in diversi ambiti del corporate finance: m&a, acquisition financing, debt advisory ed equity capital market, nonché valutazioni e fairness opinions.
«Siamo principalmente focalizzati sull’m&a ma il fatto di avere uno sguardo, ad esempio, sul debt e restructuring ci ha permesso di adattare le nostre competenze e di seguire anche procedure di acquisizione da attività di concordato, con il compito di trovare il “cavaliere bianco” per l’azienda in difficoltà», racconta Palumbo. Dal 2009, afferma, «abbiamo concluso circa 20 operazioni di questo tipo» alle quali si aggiungono quelle di ristrutturazione del debito, seguite da un desk di consulenza creato ad hoc.
Da Rossana ad Arcaplanet
Nei primi sei mesi del 2016, il team ha seguito in totale nove deal per un valore di oltre mezzo miliardo stando ai dati Mergermarket. E «la pipeline è piena anche per la seconda metà dell’anno», assicura il partner. Fra le ultime operazioni c’è quella a inizio giugno che ha riguardato la vendita da parte del Gruppo Nestlé, affiancato da Vitale & Co., del ramo d’azienda relativo alla produzione delle caramelle a marchio Rossana, Fondenti, Glacia, Fruttallegre e Spicchi. Fineurop, con un team composto da Palumbo con Francesco Niutta e Mara Borrazzi, ha affiancato il compratore Fida che aveva in mano già una quota pari al 3,5% circa nel totale mercato delle caramelle familiari.
A maggio invece la boutique, con un team composto da Niccolò Querci, Niutta e Andrea Cantoni, ha affiancato il Fondo Italiano di Investimento che è entrato nel gruppo Ligabue rilevando, per 14 milioni di euro, la partecipazione di Alcedo sgr. Ad aprile, poi, Fineurop Soditic si è occupata della strutturazione del finanziamento, proveniente da un pool di banche nazionali guidato da Mps Capital Services e comprendente Bper, Cariparma e Ge Capital, in favore del private equity indipendente Aksìa Group, affiancata da Global Strategy e Deloitte, per acquisire il 100% di Lameplast COC Group, gruppo attivo in Italia e in Europa nella preparazione, riempimento e confezionamento di prodotti farmaceutici, dispositivi medici e cosmetici.
Una delle operazioni più rilevanti è stata però l’acquisizione …
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