Sofferenze a quota 201 miliardi, ma aumentano i prestiti a famiglie e imprese
Cresce, seppur debolmente, il numero dei finanziamenti concessi dalle banche alle famiglie e alle imprese. Nonostante, dall’altro lato, aumentino le sofferenze.
A rilevarlo è il rapporto mensile dell’Abi, che sottolinea come a dicembre 2015 il totale dei crediti sia aumentato dello 0,5% rispetto allo stesso mese del 2014, raggiungendo i 1,830,2 miliardi di euro. Un dato di gran lunga migliore rispetto al -4,5% di novembre 2013, quando aveva raggiunto il picco negativo, e che si attesta come il miglior risultato da aprile 2012.
Se invece si considera il mese di novembre 2015 si vede che la dinamica dei prestiti alle imprese è risultata pari a +0,2 (contro il -1,2% tendenziale del mese di ottobre). Se poi si considerano le nuove erogazioni, in base al campione Abi (78 banche che rappresentano circa l’80 per cento del mercato) i finanziamenti alle imprese hanno segnato nei primi undici mesi del 2015 un incremento di circa il 13% rispetto allo stesso periodo del 2014.
Spingono, inoltre, le nuove erogazioni di mutui per l’acquisto di immobili: sempre nello stesso periodo l’incremento annuo è stato pari al +97,4% rispetto all’anno precedente (l’incidenza delle surroghe, nello stesso periodo è stata del 32%).
Sempre l’Abi, però, segnala che le sofferenze lorde presenti nel nostro sistema sono risultate pari a 201 miliardi a novembre 2015, in crescita rispetto ai 199 miliardi di ottobre. Il rapporto sofferenze/impieghi si attesta così al 10,4% ma raggiunge il 17,3% per i piccoli operatori economici, il 17,8% per le imprese e il 7,2% per le famiglie consumatrici.
Le sofferenze nette, al netto delle svalutazioni, sono pari a 88,8 miliardi, ossia l’ammontare che occorrerebbe smaltire sul mercato secondario per dare una vera spinta alla ripresa.
Segnali positivi ci sono. E lo confermano anche i risultati di tipo qualitativo della “Lending survey” Bce e relativi all’Italia, secondo i quali alla fine dello scorso anno i prestiti delle banche a famiglie e imprese si sono rivelati più facili. Si sono quindi allentati i criteri di offerta dei prestiti e le imprese percepiscono un rischio minore nella richiesta di credito a fronte di migliori prospettive di particolari settori. Questa crescita nelle erogazioni, segnala Bankitalia, dovrebbe proseguire anche nel trimestre gennaio -marzo 2016.