BANCA IMI, UTILE A 506 MILIONI NEL 2014
Banca Imi chiude il 2014 con un utile netto più che triplicato, a 505,9 milioni di euro dai 146,9 milioni dello scorso anno, su cui avevano pesato alcune poste straordinarie. Un risultato giustificato dall'intensa attività del gruppo, a partire dall'Equity Capital Market, ambito in cui sono stati numerosi i mandati acquisiti per nuove operazioni sul mercato primario.
Banca IMI è intervenuta, fra le altre, nelle IPO di Anima, Fincantieri, Cerved, Rai Way e negli aumenti di capitale di Credito Valtellinese, B.Pop.Sondrio, Banco Popolare, Trevi Finanziaria, Deutsche Bank, Raiffeisen Bank International, Alpha Bank, Peugeot, Banco Espirito Santo, London Stock Exchange e FCA.
«Ogni linea di business – sottolinea in una nota l'ad Gaetano Miccichè – ha portato il proprio prezioso contributo alla formazione del margine di intermediazione consolidato: l'area Markets con 948 milioni di euro, l'area Structured Finance con 253 milioni e l'Investment Banking con 128 milioni».
Nel Debt Capital Market Banca IMI – in qualità di bookrunner – ha gestito 45 operazioni, il primo in Italia sia per numero, sia per controvalore, con oltre 16,8 miliardi di euro, tanto nella classifica generale quanto in quella relativa al segmento corporate e high yeld, secondo i dati Thomson Reuters. Primo posto anche nel segmento sovereign, con un controvalore di 11,3 miliardi. Per la clientela corporate è stato svolto il ruolo di bookrunner, tra le altre, nelle emissioni di Wind, CMC Ravenna e Maccaferri, nei bond ibridi di Gas Natural, Accor, ENEL, EDF (5 miliardi di euro e 750 milioni di sterline), oltre al green bond di HERA.
In ambito Finanza Strutturata le sinergie con il network estero della Divisione CIB di Intesa Sanpaolo hanno consentito maggiore accesso ai mercati esteri; nell’International Structured Finance sono state seguiti finanziamenti sia in area EMEA (per complessivi 10 miliardi), sia Asia Pacific e America, coprendo in particolare i settori energetici ed estrattivi.
Il listing diretto sul segmento MOT di Borsa Italiana ha visto lanciare 10 emissioni in valuta diversa dall’euro (USD, AUD e NZD), per un controvalore di circa 900 milioni. Innovativa l’emissione di un obbligazione in BRL dual currency, con regolamento direttamente in EUR.
Per l'ad «la crescita dei ricavi complessivi nel 2014 è degna di nota, soprattutto rispetto alle performance delle banche d’investimento internazionali che hanno registrato, in generale, una flessione nelle attività di capital markets, mentre Banca IMI evidenzia una crescita del 4% su base consolidata».
Il risultato della gestione operativa per l'esercizio 2014 si colloca a 924,4 milioni, di poco inferiore ai 938,9 milioni al 31 dicembre 2013, riduzione che, si legge nel comunicato, deriva essenzialmente dall'andamento dei costi operativi – a 405,3 milioni contro i precedenti 356,7 milioni – con una crescita netta derivata dagli investimenti strategici da piano e dalla componente variabile delle retribuzioni, nel quadro dell'applicazione del sistema incentivante a supporto della crescita del gruppo Intesa Sanpaolo.