Terzo fundraising per Soldo, la scaleup punta ad altri 25 milioni
Terzo round di finanziamento per Soldo, la scaleup fondata nel 2015 dal Carlo Gualandri (nella foto), sviluppatrice di una piattaforma fintech di gestione delle spese con più di 50mila utenti in Europa. Durante i primi due round la raccolta è stata di circa 27,6 milioni di euro grazie ad un lead investor come Accel, tra i principali fondi internazionali di venture capital. «Siamo nel processo di fundraising e stiamo incontrando i fondi dagli Stati Uniti all’Asia. Siamo partiti da San Francisco passando per Boston e New York, in Europa a Londra e poi Israele e Cina. Il nostro è un business globale e gli investitori saranno, come nei round precedenti, internazionali» spiega Gualandri durante una visita alla sede “commerciale” di Milano.
Il secondo round , del giugno 2017, era stato sottoscritto, oltre che da Accel, anche da due fondi di early stage (Connect Ventures e InReach Ventures) e da U-Start e R204 Partners, a cui si aggiungevano un paio di investitori individuali. Ad ogni round ha partecipato anche lo stesso Gualandri che oggi ha azioni di «tutte le classi» e controlla poco meno del 50% della società.
L’obiettivo di raccolta di questo terzo round è di altri 25 milioni, l’operazione si chiuderà entro un paio di mesi, nell’ottica di sviluppare il business concentrato quest’anno soprattutto sui due mercati italiano e britannico. Nel frattempo, però, è arrivato il via libera all’operatività in Irlanda.
La società fintech, specializzata nella gestione e nel controllo delle spese aziendali, ha ottenuto la licenza di istituto per la moneta elettronica dalla Central Bank of Ireland. «Abbiamo iniziato l’iter per ottenere le autorizzazioni un anno e mezzo fa. Si tratta di un processo lungo ed oneroso. Ora che abbiamo ottenuto il via libera, abbiamo iniziato a spostare dal primo aprile scorso a Dublino tutta l’operatività per i Paesi europei e lasceremo a Londra solo quella relativa al mercato britannico» spiega Gualandri, che specifica: «Abbiamo trasferito a Dublino parte delle funzioni che abbiamo dovuto duplicare rispetto a Londra: risk management, compliance, financial operations e IT. Ci saranno poi altre funzioni che saranno unicamente a Dublino, come nel caso dell’head of finance».
Soldo è la terza società ad ottenere questa licenza dalla Banca Centrale irlandese, prima di lei, nel 2016, è stata la volta del colosso dei social network Facebook.
Sul prossimo piano industriale, Gualandri afferma: «Siamo a quasi a 6 milioni di run rate annualizzato, che equivale a circa mezzo milione al mese. L’obiettivo per il 2019 è di un fatturato di 10 milioni che si confronta con i 2,2 milioni registrati nel 2018. Nel 2020 contiamo di raggiungere i 30 milioni puntando sui due mercati principali. A quel punto potremmo aprire poi in altri mercati018». Il mercato di riferimento di soldo (Italia, Uk e Iralanda) vale nel complesso 2,4 miliardi, mentre con anche Spagna, Francia e Germania sale a 5,4 miliardi di euro per 80 milioni di potenziali utenti. «Abbiamo una stima secondo la quale una penetrazione del mercato del 9% in ogni Paese equivarrebbe a 100 milioni di ricavi. Puntiamo a raggiungere questo obiettivo, iniziando da Italia e Uk» conclude Gualandri.