EY a fianco di ArchiMed nell’investimento in Cardioline
Il private equity francese specializzato nel settore sanitario ArchiMed, tramite il fondo Med III, ha acquisito la maggioranza di Cardioline, società trentina attiva nella produzione e la fornitura di dispositivi e servizi cardiologici tradizionali. I fondatori e il management manterranno una significativa quota di minoranza e rimarranno in posizioni di leadership. Carlos Alonso, socio operativo di ArchiMed e dirigente senior del produttore diversificato di dispositivi medici Hillrom, si unirà al cda di Cardioline come presidente. ArchiMed e il management di Cardioline stanno al momento valutando una lista di 15 potenziali acquisizioni in Europa e Usa, al fine di accelerare ulteriormente la crescita.
Fondata nel 1962 da Arrigo Castelli (inventore del magnetofono) con il nome di Elettronica Trentina da una costola della Magnetofoni Castelli, la società è stata poi ribattezzata ET Medical Devices e infine è fallita nel 2012 a seguito di un investimento sbagliato. A darle nuova vita è stato allora un gruppo di manager che, con il supporto dell’investitore statunitense CLMG Investment LLC, ha acquisito il ramo d’azienda attraverso la newco Cardioline, fondata dal presidente Fabio Rangoni e dal vicepresidente Sandra Antoniazzi, con il primo che ha più di 30 anni di esperienza nel campo della cardiologia diagnostica, con un passato da presidente e ceo di Mortara Europe, e con la seconda che è un’imprenditrice seriale, fondatrice di Ekar (società di consulenza, 1992) e Crownsquare (società di servizi immobiliari, 2006) e cofondatrice di Elba (compagnia di assicurazioni, 2009), oltre che presidente di Arthur D. Little tra il 2000 e il 2006 a seguito dell’acquisizione di Ekar da parte di Altran.
A cedere la quota di maggioranza sono i soci attuali CLMG (49,66%), Rangoni (30,48%) e da Antoniazzi (15,24%), con il restante 4,62% in mano a Xavier Duperyron, responsabile dello sviluppo internazionale. ArchiMed è stato assistito da EY per i servizi integrati di due diligence finanziaria, fiscale, HR e giuslavoristica, con un team guidato dai partner Lucia Mazzuero (nella foto a sinistra) e Savino Tatò (nella foto a destra) e dagli associate partner Juljana Xhafa e Maria Teresa Iannella.
Cardioline oggi fornisce rispettivamente il 20% e il 50% della domanda di apparecchi per elettrocardiogramma di ospedali e medici in Italia, ed è anche il più grande fornitore europeo di telemedicina incentrata sulla cardiologia. Utilizzando una tecnologia e un software proprietari, offre sofisticati test cardiologici e diagnostici a distanza per i pazienti e gli enti che li servono, compresi medici, farmacisti, ospedali, equipaggi di ambulanze e altri. Cardioline sta attualmente lanciando il suo primo software per gli studi di ricerca clinica, con particolare attenzione agli elettrocardiogrammi. Il software permetterà ai laboratori di rispondere alle richieste sempre più pressanti dell’industria farmaceutica per test a distanza più efficienti ed economici.
I ricavi dell’azienda, stimolati dalla crescente domanda per la sua suite di telemedicina e test a distanza, lanciata all’inizio del 2018, sono cresciuti di circa il 20% all’anno negli ultimi tre anni, e raggiungeranno circa i 15 milioni di euro nel 2021. La società, con sede a Trento, ha chiuso il 2020 con ricavi per 12,5 milioni, un ebitda di 262 mila euro e una posizione finanziaria netta di 1,36 milioni.