UniCredit considera Prelios come servicer per la gestione di un portafoglio di Utp
UniCredit ha avviato una trattiva con il gruppo Prelios come servicer prescelto per la gestione di un portafoglio di due miliardi di euro di crediti problematici. E’ quanto riporta il Sole24 Ore , precisando che alcuni aspetti dell’operazione sono ancora da chiarire.
Allo studio potrebbe poi esserci una cartolarizzazione del portafoglio stesso: proprio Prelios, che sarà attivo tramite la propria piattaforma di servicer, avrebbe al riguardo già individuato gli investitori.
In ogni caso si tratta di un’accelerazione verso una nuova strategia, visto che fino ad oggi il gruppo guidato dall’amministratore delegato Andrea Orcel ha trattato caso per caso le singole posizioni in termini di Utp, crediti deteriorati che possono essere rilanciati a differenza delle sofferenze, sfruttando a questo proposito le competenze interne.
A fine novembre la banca aveva ceduto un portafoglio da 2,2 miliardi di euro lordi con un’operazione di cartolarizzazione con Gacs. Invece lo scorso giugno Unicredit aveva ceduto un portafoglio di crediti personali non garantiti da 220 milioni di euro al servicer polacco Kruk e a MbCredit Solutions.
Secondo i bilancio chiuso al 31 dicembre, le esposizioni deteriorate lorde di gruppo sono pari a 16,3 miliardi nel quarto trimestre 2021 (-23,4 per cento anno su anno), generando un rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti lordi del 3,6%, mentre le esposizioni deteriorate nette si sono attestate a 7,5 miliardi nel quarto trimestre 2021 (-12,3% anno su anno), con un rapporto tra crediti deteriorati netti e totale crediti netti dell’1,7%. Il rapporto di copertura si è invece attestato al 54%. Nel dettaglio, invece, le sofferenze lorde di gruppo per UniCredit sono pari a 4,5 miliardi nel quarto trimestre 2021 con un rapporto di copertura del 75,1%. Le inadempienze probabili lorde (cioè gli Utp) del gruppo si sono attestate a 10,9 miliardi (-15,1 per cento anno su anno), con un rapporto di copertura del 46,6%. È proprio su quest’ultimo fronte, che rappresenta il versante più caldo per le banche, che l’istituto di piazza Gae Aulenti starebbe studiando possibili partnership.