Mandarin diventa Mindful Capital Partners

“Da oggi ci chiamiamo Mindful Capital Partners”, annuncia Lorenzo Stanca, managing partner di Mandarin Capital Partners, in apertura alla conferenza stampa di questa mattina.

“Il nostro precedente nome che ci stava un po’ stretto, era molti anni che avevamo in mente questo cambiamento. Mindful ci caratterizza per due motivi: ci caratterizziamo per un approccio prudente, non usiamo una leva finanziaria aggressiva, in modo da non perdere mai su nessuna operazione; l’altro aspetto è relativo allo stile di investimento responsabile. L’industria sta investendo in maniera molto forte, l’altro asset importante è quello della crescita per linee esterne”.
Il gestore di private equity nato nel 2007, da un’idea di Alberto Forchielli, aveva l’obiettivo di investire in aziende italiane con strategie di sviluppo orientate al mercato cinese. Nel tempo però l’attenzione si è spostata sulle realtà con una forte crescita internazionale.

Negli anni un asse importante è stato quello delle acquisizioni e delle aggregazioni, una strategia efficace che si concilia con le caratteristiche di frammentazione in cui operano le medie piccole aziende. Tra gli impegni adottati per il futuro c’è una grande attenzione all’esg, è stato infatti selezionato un esg officer che si occuperà della selezione degli investimenti.

MCP ha sede in Lussemburgo ed è presente sul mercato italiano con una filiale. Si avvale, inoltre, di due local investment advisers che coprono le geografie di interesse (Cina e area DACH). Grazie alla propria rete di uffici ed investment advisers, Mindful Capital è in grado di offrire un supporto determinante alle aziende in portafoglio, sui processi di crescita organica e per linee esterne. I partner sono Lorenzo Stanca, Alberto Camaggi e Andrea Tuccio a Milano, Matteo Sessi in Lussemburgo, Inna Gehrt in Germania, Jenny Gao a Pechino e Alberto Forchielli a Boston.

Tra le società in cui MCP ha investito ricordiamo: Gasket (componenti per valvole per l’oild&gas), Italmatch (additivi chimici industriali), Euticals (Principi attivi per l’industria farmaceutica), IMA (macchinari packaging per la farmaceutica e l’alimentare), GVS (componenti per medical devices), Dedalus (software per il settore sanitario), Industrie Chimiche Forestali (adesivi per uso industriale), Hydro Holding (hydraulic fittings), Italcer (piastrelle in cercamica ed accessori per il bagno), IFFH (piatti pronti surgelati), Margot (accessori metallici per la pelletteria di alto di gamma), Nuova Fapam (prodotti per capelli per il canale professionale),  Klapp (prodotti di skincare per il canale professionale), Sidam (componenti di medical devices), Waico (macchinari per la panetterie, pizzerie e pasticcerie), Selematic (macchine per il packaging di prodotti alimentari), Croci (prodotti non food per animali domestici).

Di recente è stata completata la raccolta del terzo fondo, che ha già realizzato otto investimenti del valore complessivo di 150 milioni di euro. “Il mercato di riferimento resta l’Italia, che dal punto di vista del private equity è particolarmente interessante, non abbiamo intenzione di diventare un business multi-country al momento”, conclude Stanca.

eleonora.fraschini@lcpublishinggroup.it

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