Rothschild & Co con San Quirico nel deal con Ifm Investors
La holding San Quirico, che fa capo alle famiglie Garrone e Mondini, e il gestore di fondi australiano Ifm Investors, hanno sottoscritto un accordo per la nascita di una nuova holding che controllerà il 62,5% di Erg con lo scopo di sviluppare le attività di quest’ultima sulle energie rinnovabili.
Lo annuncia una nota, in cui viene indicato che Ifm acquisirà una quota iniziale del 35% della nuova holding investendo un miliardo di euro, con la possibilità di incrementare la propria partecipazione di ulteriori 500 milioni.
Rothschild & Co ha assistito San Quirico con un team composto da: Alessandro Bertolini Clerici (in foto, Global Partner); Tommaso Bricola (Director); Edoardo Pasquotti (Associate); Lorenzo Quaglia (Associate).
“Siamo orgogliosi di annunciare la partnership di lungo termine con Ifm”, ha affermato il presidente di San Quirico e di Erg Edoardo Garrone sottolineando che il Fondo australiano è “tra i più rinomati gestori internazionali che condivide i nostri principi etici e la nostra visione di creare valore sostenibile combattendo il cambiamento climatico”. Gli australiani, secondo Garrone, porteranno una “ampia impronta internazionale che va ben oltre i confini dell’Europa” oltre che un “forte sostegno finanziario di lungo termine per consentire ad Erg di perseguire una crescita più sostenuta, ampia, veloce e diversificata”. Secondo l’amministratore delegato di Erg Paolo Merli, “La mentalità, l’esperienza e la rete del nostro nuovo azionista Ifm possono rappresentare un’opportunità importante per Erg in un momento in cui abbiamo bisogno di alzare la barra ancora più in alto di prima”. Il gruppo italiano, secondo il responsabile globale della divisione infrastrutture del Fondo Kyle Mangini, è “un operatore rilevante nel settore delle rinnovabili con un approccio pioneristico nella transizione energetica e con un forte potenziale di crescita su scala globale”. Ifm è controllata da 19 fondi pensione e gestisce asset per 122 miliardi di euro allo scorso 31 marzo. In Italia ha già investito tramite la controllata Aleatica nell’autostrada Brebemi con una quota di circa il 76%.