Monte dei Paschi, via all’aumento di capitale da 2,5 miliardi

Via libera definitivo all’aumento di capitale da 2,5 miliardi di Banca Monte dei Paschi di Siena: è quanto ha deliberato il consiglio di amministrazione della banca guidata da Luigi Lovaglio. La manovra di rafforzamento sarà integrata al prospetto da inviare a Consob, con l’indicazione degli impegni vincolanti e i dettagli relativi all’emissione, che partirà il 17 ottobre e terminerà il 3 novembre (i diritti di opzione, negoziabili in Borsa fino al 25 ottobre, potranno essere esercitati fino al 31 ottobre mentre quelli non sottoscritti saranno offerti in Borsa, attraverso l’asta dell’inoptato, l’1 e il 2 novembre e il loro esercizio dovrà avvenire entro il 3 novembre).

I dettagli dell’aumento di capitale

La banca fa sapere che l’operazione sarà “interamente garantita”. Nello specifico, si legge dalla nota diffusa dal consiglio, sono stati sottoscritti contratti di garanzia per un importo massimo di circa 900 milioni di euro, di cui 807 milioni con un consorzio di banche, 50 milioni con Algebris e 37 milioni con fondi e investitori privati (compreso l’imprenditore francese Denis Dumont). Dallo Stato, primo azionista con il 64% di capitale, sono invece in arrivo 1.606 miliardi di euro.

Dei 2,5 miliardi, circa 8-900 milioni andranno a finanziare gli oltre 4mila esuberi volontari già firmati, in modo da abbattere i costi di oltre 270 milioni annui già dal 2023, come preannunciato dal ceo Luigi Lovaglio. Il resto servirà a puntellare invece il capitale, su cui pesa uno shortfall evidenziato dalla Banca Centrale Europea.

Il prezzo di sottoscrizione delle azioni di Mps che saranno emesse nell’ambito dell’aumento di capitale da 2,5 miliardi è stato fissato in 2 euro, con uno sconto del 7,79% rispetto al prezzo teorico dopo lo stacco del diritto di opzione (terp). Gli azionisti del Monte avranno la facoltà di sottoscrivere 374 nuove azioni ogni 3 azioni possedute.

I joint bookrunners (banche di seconda fila che hanno partecipato all’operazione) sono: Banco Santander, Barclays, Société Générale e Stifel Europe Bank. Questi si aggiungono ai global lead coordinator, ovvero sia: BofA, Citigroup, Credit Suisse e Mediobanca

michela.cannovale@lcpublishinggroup.com

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