Voci dal Salone dei Pagamenti: Marco Festari di Mooney

Il Salone dei Pagamenti di quest’anno ha visto molti interventi incentrati sul tema della sostenibilità. In particolare il workshop “ESG fra mobilità e sostenibilità: i nuovi pagamenti inclusivi”, ha affrontato le varie sfaccettature del tema. Fianancecommunity ha intervistato, a margine dell’evento, Marco Festari, chief institutional affairs, communication & sustainability officer di Mooney, per avere una panoramica delle modalit in cui la sostenibilità può essere declinata nel mondo dei pagamenti.

Come si declina il concetto di ESG nel mondo dei pagamenti?

Il mercato dei pagamenti in Italia è cresciuto molto negli ultimi anni e si sono avvicinate tantissime aziende e si è anche sofisticato molto grazie all’evoluzione tecnologica. Quindi dietro il mercato dei pagamenti, che oggi conta circa 900 miliardi di euro di transato, ci sono tanti investimenti tecnologici. In quest’ottica tutti dobbiamo occuparci della sostenibilità. In particolare noi abbiamo sviluppato una rete di oltre 50.000 punti di vendita che offrono servizi bancari e di pagamento di prossimità.

Quindi siamo vicini alla nostro consumatore, facilitando l’accesso al sistema dei pagamenti e mettendolo in comunicazione, in diretto contatto con i nostri clienti, che sono per lo più la Pubblica Amministrazione ed i nostri partner. La sostenibilità è diventato un aspetto cruciale della nostra strategia di lungo di medio lungo periodo e interveniamo su tutti i pillars che sono sottostanti all’acronimo esg.

Iniziamo dalla “E” di Environmental.

In ambito environmental dobbiamo ridurre le emissioni, anche se noi non abbiamo un’impronta importante perché abbiamo un business che non produce tante emissioni, ma sicuramente dobbiamo stare attenti a tutti gli aspetti della mobilità e dell’accessibilità. Quindi ci muoviamo verso l’interno, verso i nostri dipendenti, facilitando gli spostamenti green e ci muoviamo implementando progetti concreti che riducano le emissioni su tutta la nostra filiera produttiva.

Stiamo implementando la supply chain, la sostenibilità di tutta la nostra logistica e tutta la nostra fornitura, che raggiunge, come detto prima, 50.000 punti vendita. E dobbiamo procedere anche con progetti concreti come la dematerializzazione della carta. Questo in ambito diciamo Environmental.

Guardando al light banking, la S può essere collegata al concetto di inclusione finanziaria? Come lo affrontate?

In ambito Social stiamo lavorando sull’inclusività finanziaria. È una nostra direzione strategica importante, ovvero quello di portare al cittadino e di divulgare anche il concetto dell’utilizzo della moneta elettronica.

Questo è importante in un Paese soprattutto come il nostro, molto variegato, dove non tutte le persone, non tutti i nostri consumatori, hanno anche dimestichezza con strumenti e strumenti digitali. Sulla parte social abbiamo implementato la generosità network. Attraverso i nostri 50.000 punti vendita, abbiamo messo in contatto chi vuole fare una donazione con gli enti del terzo settore, ovvero chi vuole donare a un ente del terzo settore una somma di denaro può farlo attraverso i nostri 50.000 esercenti.

Concludiamo con la Governance.

Sulla parte di governance abbiamo implementato dei comitati che guidino la strategia sostenibile e che ne riportino i risultati ai comitati endoconsiliari. Abbiamo anche inserito nel sistema incentivante dei nostri manager obiettivi concreti di sostenibilità. Questo per divulgare all’interno dell’azienda il principio che la sostenibilità è importante per il futuro, in modo tale che tutti noi possiamo ogni giorno attuare dei comportamenti che vanno in questa direzione.

eleonora.fraschini@lcpublishinggroup.it

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