La lotta per Disney: il Magic Kingdom si prepara alla battaglia con Nelson Peltz
Nuove speranze si erano accese a Hollywood dopo che Bob Iger, lo scorso novembre, era tornato alla guida di Disney. Il ceo ad interim non aveva però fatto i conti con il miliardario e finanziere attivista Nelson Peltz, alla guida del fondo Trian Partners, con il quale ha rilevato una quota da 900 milioni in Disney. Il magnate 80enne, dopo le sue battaglie contro Procter & Gamble e General Electric, ha fortemente contestato la leadership di Iger. In particolare Peltz, secondo quanto riporta il Financial Times, si è scagliato contro l’acquisizione da 71 miliardi di dollari della 20th Century Fox da Rupert Murdoch nel 2019, che ha descritto come un affare avventato che ha gravato Disney con un debito di 42 miliardi di dollari, limitando il suo spazio di manovra. Peltz chiede un’attenta analisi dei profitti dello streaming, travolto dalle perdite (1,5 miliardi nello scorso trimestre). Soprattutto vuole chiarezza sulla successione al ruolo di amministratore delegato.
“Mentre la Disney deve affrontare un ambiente mediatico in rapida evoluzione, riteniamo che i problemi attuali dell’azienda siano in gran parte autoinflitti”, ha scritto questa settimana al consiglio di amministrazione. La lettera – e un rimpasto preventivo della Disney – sono il culmine di mesi di tensione dietro le quinte. La posta in gioco non sarà solo la strategia del gruppo mediatico in un momento cruciale della sua transizione allo streaming, ma anche l’eredità dello stesso Iger.
Dopo che il suo tentativo di ottenere un posto nel consiglio della Disney è stato respinto mercoledì, Peltz non ha chiesto le dimissioni di Iger, ma ha descritto la Disney come un’azienda in crisi, con il suo prezzo delle azioni vicino ai minimi di otto anni. Ha poi avviato la campagna “Restore the magic”, Ricreare la magia, richiamando il soprannome di Disney – Magic Kingdom. Dopo l’annuncio, il titolo Disney è salito del 2,7% a New York, dove aveva registrato un ribasso del 37% in un anno.