FIEE SGR chiude il 2022 con un IRR del 38% grazie alle prime due exit
FIEE sgr, società di private equity che investe nei settori dell’efficienza e transizione energetica, e dell’utilizzo della produzione di fonti rinnovabili in Italia e all’estero, ha chiuso il 2022 con ottimi risultati. Grazie alle prime due cessioni di aziende in portafoglio: con il perfezionarsi della vendita di PLT energia, uno dei più grandi produttori indipendenti italiani di energia eolica con oltre 300 MW installati, a ENI Plenitude, e di Selettra Pubblica Illuminazione, tra i maggiori operatori nel suo settore nel centro-sud Italia, al fondo Patrizia, ha triplicato i 70 milioni complessivamente investiti, generando un IRR medio del 38%.
FIEE è tra i primi fondi europei dedicati alla transizione energetica, con circa €400 milioni in gestione e quasi interamente investiti da quando ha iniziato a operare nel 2016. Nato dalla visione e dall’esperienza di Raffaele Mellone e Andrea Marano, amministratori delegati e soci di controllo della società, si pone come uno strumento di finanza alternativa applicato al mondo dell’economia reale e dell’innovazione tecnologica, che contribuisce allo sviluppo del Paese.
Negli anni, la strategia di FIEE ha generato un CAGR dell’EBITDA complessivo delle aziende in portafoglio pari al 26%, contro una media dell’8% delle realtà italiane supportate da fondi di Private Equity.
L’obiettivo di FIEE è di investire e sostenere l’economia reale nella efficienza e transizione energetica del Paese, agevolando una trasformazione dell’economia in atto e in forte crescita, che già oggi permea numerosi ambiti industriali. Una trasformazione oggi più che mai necessaria, anche in relazione a un contesto economico che ha mostrato tutte le sue debolezze di fronte alle difficoltà nell’approvvigionamento delle materie prime. Secondo i dati di Prequin, gli investimenti sostenibili nei Private Market sono destinati a crescere in Europa dai 253 miliardi di euro del 2020, fino a €1.200 miliardi nel 2025 (best case).
Nel portafoglio di FIEE oggi spiccano City Green Light, uno dei principali operatori italiani nelle smart cities con in gestione circa 800 mila punti luce di pubblica illuminazione, e Comat Servizi Energetici, il primo operatore in Italia nel campo delle riqualificazioni energetiche del settore residenziale con circa 3.000 condomini gestiti. Altri settori in cui FIEE opera sono quelli delle comunità energetiche, dell’efficienza nel settore industriale e commerciale, dell’HVACR (Heating, Ventilation, Air Conditioning e Refrigeration) e dello stoccaggio di energia.
Andrea Marano (in foto a sinistra), co-amministratore delegato e socio di controllo, commenta: “Al di là del vento in poppa di cui gode la transizione energetica, che è destinato a soffiare in un’unica direzione per i prossimi decenni, gli ottimi risultati raggiunti con queste prime due exit sono riconducibili alla nostra strategia d’investimento, caratterizzata da tre elementi essenziali: iniezione di capitale più nelle aziende che ai loro fondatori, crescita più organica che tramite acquisizioni, logica più industriale che finanziaria. A questo, si aggiunge che ad oggi tutti gli investimenti effettuati sono scaturiti da contatti esclusivi con gli imprenditori piuttosto che dalla partecipazione a processi di vendita competitivi. Sinonimo della forza della nostra visione e delle grandi competenze del team, riconosciute dagli imprenditori come un asset strategico per la crescita delle aziende. Nonostante le difficoltà dell’attuale contesto macroeconomico e geopolitico, siamo ottimisti per il futuro del settore, anche il più immediato, e i risultati delle aziende in portafoglio confermano questo orientamento, la loro capacità di reagire a stimoli e opportunità esterne, e la necessità di accelerare ulteriormente il processo di transizione energetica”.
Raffaele Mellone (in foto a destra), co-amministratore delegato e socio di controllo, aggiunge: “Per comprendere l’importanza di questi aspetti è utile richiamare alcuni dati. Ad oggi oltre i due terzi del capitale che abbiamo investito è stato iniettato nelle società per accelerarne il piano di crescita e consentire di ottenere valorizzazioni elevate di cui beneficiano anche gli imprenditori che reinvestono con noi. Ciò ha generato un CAGR dell’ebitda complessivo delle aziende in portafoglio pari al 26%, contro una media dell’8% delle società italiane supportate da fondi di PE. Infine, la posizione finanziaria netta delle nostre società in portafoglio oggi è in media pari a 1.4x, e in alcuni casi è negativa, ossia niente debito e cassa in banca. La transizione energetica è una trasformazione dell’economia del mondo, non solo del settore energetico, che durerà a lungo e che impatterà sempre più settori in futuro. Con FIEE siamo pronti ad accompagnare questo cambiamento, con progetti di crescita importanti.”