Guala Closures Group: crescita sostenibile e tutela della qualità del vino
Con un fatturato negli ultimi dodici mesi di 928 milioni di euro, un EBITDA di 177 milioni di euro e un EBIT di 140 milioni di euro, Guala Closures Group conferma la sua forte crescita.
La società è attiva nella produzione di chiusure in alluminio non riutilizzabili, che offre una vasta gamma di soluzioni innovative, sostenibili e tecnologiche per garantire la qualità dei prodotti. Fondata nel 1954, ha sviluppato siti produttivi dedicati in grado di soddisfare le esigenze dei clienti in tutto il mondo, offrendo chiusure a vite di alta qualità e completamente personalizzate per il mercato del vino.

A pochi giorni dalla nomina della nomina di Luca Mammola come nuovo chief financial officer, Guala ha presentato i propri obiettivi di sostenibilità nell’ambito dell’evento Svitanto e Svettando, durante il quale sono stati discussi i vantaggi delle chiusureProgettato per proteggere il vino a vite.
Obiettivi di sostenibilità
L’ambizione di Guala Closures Group è quella di ottenere una crescita a impatto zero, e a tal fine si sono fissati obiettivi ambiziosi di riduzione delle emissioni di gas serra basati sull’iniziativa Science Based Target (SBTi). La società promuove attivamente l’integrazione di energie rinnovabili per raggiungere tale obiettivo. Inoltre, Guala si impegna nella gestione dei rifiuti, cercando di minimizzare il proprio impatto ambientale attraverso la riduzione, il riciclaggio, il riutilizzo e il recupero delle risorse. La riduzione dei consumi idrici è un altro aspetto cruciale nell’impegno dell’azienda per la sostenibilità.
La sicurezza dei dipendenti è una priorità per Guala, che adotta una cultura aziendale di “zero incidenti” e “zero malattie”, evitando potenziali rischi e garantendo la certificazione dei propri sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro secondo la norma ISO 45001. Inoltre, l’azienda promuove attivamente le pari opportunità, valorizzando la diversità e l’inclusione a tutti i livelli dell’organizzazione.
Dal 2011, Guala ha ridotto le proprie emissioni dirette di gas serra del 52% e il 50% delle sue strutture utilizza energia proveniente da fonti rinnovabili. Inoltre, ha ottenuto una riduzione del 31% del consumo di acqua nei processi produttivi e una diminuzione del 39% degli incidenti sul lavoro per milione di ore lavorate.
Guala ha dimostrato il suo impegno verso la sostenibilità attraverso l’adesione al Global Compact delle Nazioni Unite nel 2021 e il lancio della Carta della Diversità e dell’Inclusione nel 2020.
Progettato per proteggere il vino
Dopo una presentazione del gruppo a cura di Emanuele Sansone, Direttore Generale BU Italia, Federico Donato, Business Development Manager, Wine Global di Guala Closures, ha esposto i vantaggi che le chiusure a vite rappresentano nel mondo del vino.
A partire dal 1999, AWRI ha condotto una sperimentazione che ha messo a confronto le prestazioni di un’ampia gamma di tappi per bottiglie di vino. Lo scopo della sperimentazione era quello di condurre una valutazione indipendente delle prestazioni della chiusura per fornire ai produttori di vino dati solidi su cui basare le proprie decisioni in merito alle chiusure. In seguito, AWRI ha condotto una serie di ulteriori prove di chiusura in diverse matrici di vino ed è stato coinvolto nella valutazione dei dati sui difetti del vino legati alle chiusure provenienti dall’International Wine Challenge.
Sono state riscontrate forti correlazioni positive tra la quantità di anidride solforosa trattenuta nel vino, la freschezza dei caratteri del frutto e l’assenza di imbrunimento. Il tappo a vite ha dimostrato prestazioni superiori alle altre chiusure per quanto riguarda la ritenzione di anidride solforosa, la freschezza del frutto e il minor imbrunimento del colore.