Intesa Sanpaolo: utile netto di 4,2 miliardi nel primo semestre, attesi 7 miliardi entro fine anno
Il consiglio di amministrazione di Intesa Sanpaolo ha approvato la relazione consolidata al 30 giugno 2023. L’istituto di credito conferma la sua capacità di generare una redditività sostenibile anche in contesti complessi.
Durante il primo semestre del 2023, Intesa Sanpaolo ha registrato un utile netto pari a 4,2 miliardi di euro, trainato dagli interessi netti. Si prevede che l’utile netto per l’intero anno supererà i 7 miliardi di euro, con interessi netti attesi a oltre 13,5 miliardi di euro nel 2023 e in crescita ulteriore nel 2024 e nel 2025.
Questo solido andamento economico e patrimoniale si è tradotto in una significativa creazione di valore per tutti gli stakeholder dell’azienda. Parte di questo valore è stato condiviso con gli azionisti attraverso circa 3 miliardi di dividendi maturati. Intesa Sanpaolo ha inoltre contribuito alla crescita economica reale in Italia, fornendo circa 19 miliardi di euro di nuovo credito a medio-lungo termine a famiglie e imprese durante il primo semestre del 2023. Questo ha favorito oltre 1.900 aziende ad essere riportate in attivo durante lo stesso periodo, preservando oltre 9.500 posti di lavoro.
Da un punto di vista sociale e ambientale, Intesa Sanpaolo ha dimostrato un forte impegno ESG (Ambientale, Sociale e di Governance). Ha espanso il programma “Cibo e Riparo” per aiutare le persone in difficoltà con oltre 28,1 milioni di interventi nel 2022 e nel primo semestre del 2023. Inoltre, ha rafforzato le iniziative per contrastare le disuguaglianze e promuovere l’inclusione finanziaria, sociale, educativa e culturale, destinando circa 12 miliardi di euro di credito sociale e rigenerazione urbana nel 2022 e nel primo semestre del 2023.
Un altro fattore chiave di successo per Intesa Sanpaolo è l’adozione della tecnologia. La nuova piattaforma tecnologica nativa cloud, i canali digitali di Isybank e Fideuram Direct e le soluzioni di intelligenza artificiale si prevede apporteranno al risultato corrente lordo circa 500 milioni di euro aggiuntivi entro il 2025.
Il gruppo sta attuando con successo il piano di impresa 2022-2025, con iniziative industriali ben avviate. Si prevede un utile netto per il 2024 e il 2025 superiore a quello previsto per il 2023, grazie alle aspettative di crescita dei ricavi, alla riduzione dei costi, al basso costo del rischio e a minori oneri fiscali e bancari.
Sotto il profilo finanziario, la patrimonializzazione di Intesa Sanpaolo è ampiamente superiore ai requisiti normativi. Il Common Equity Tier 1 ratio al 30 giugno 2023 è al 13,7% a regime, deducendo dal capitale circa 3 miliardi di euro di dividendi maturati nel primo semestre del 2023, senza considerare circa 120 centesimi di punto di beneficio derivante dall’assorbimento delle imposte differite attive (DTA).
Infine, la qualità del credito di Intesa Sanpaolo è migliorata, con una riduzione dei crediti deteriorati del 3,6% rispetto alla fine del 2022 (al netto delle rettifiche di valore) e del 2,5% al lordo. L’incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi è pari all’1,2% al netto delle rettifiche e al 2,3% al lordo, secondo la metodologia EBA (Autorità Bancaria Europea). Il costo del rischio nel primo semestre del 2023 è stato annualizzato a 25 centesimi di punto, un miglioramento significativo rispetto ai 70 centesimi del 2022.
I risultati del primo semestre del 2023 testimoniano la capacità di Intesa Sanpaolo di mantenere una redditività resiliente e sostenibile grazie alla sua diversificazione e al suo impegno sociale, insieme alla forza della tecnologia e delle iniziative industriali in corso.