La famiglia Brugola riacquista il 100% del gruppo Brugola OEB: gli advisor
Brugola OEB – azienda italiana multinazionale, attiva nella produzione di viti per il settore automotive – annuncia il ritorno del 100% della proprietà del gruppo alla famiglia Brugola, in seguito a un’operazione di riacquisto delle quote di minoranza.
Dopo 34 anni, la proprietà totale del gruppo ritorna nelle mani della famiglia, grazie a una decisione strategica che riflette l’ottica di crescita e l’impegno nello sviluppare opportunità future. In particolare, la famiglia Brugola ha riacquistato l’80% delle quote della holding di partecipazione A.B.F, possedute dai due soci A. Agrati e Fontana Finanziaria A.B.F., la quale a sua volta deteneva indirettamente il 30% del gruppo Brugola.
GLI ADVISOR
Il gruppo è stato coadiuvato nell’operazione da Deutsche Bank per il supporto finanziario. Il team multidisciplinare di Andersen ha seguito gli aspetti finanziari e fiscali della strutturazione dell’operazione, sotto la guida dei partner Cesare Conti e Maricla Pennesi, rispettivamente head of corporate finance e head of tax per l’Italia e per l’Europa. Andersen ha operato in qualità di debt advisor con un team composto da Alessio Gambuzza, Paola Pellegrini e Matilde Fassio. Il team composto dai partner Letizia Carrara e Giovanni Gallucci e da Marianna Casale ha supportato il gruppo nella strutturazione fiscale della operazione.
Gli aspetti legali, societari e antitrust sono stati curati, per l’acquirente Brugola, da un team dello Studio Legale Pavia e Ansaldo. Lato venditori, il Gruppo Fontana è stato assistito da Greenberg Traurig Santa Maria, mentre Agrati è stata assistita dalla struttura legale interna.
LE DICHIARAZIONI
“Il riacquisto è strategico in questo momento cruciale per Brugola OEB, poiché il gruppo sta attraversando una fase di crescita costante” dichiara Alessandro Galbarini, CFO Brugola OEB. “Si prevede un significativo aumento della capacità produttiva e della redditività sia per l’anno in corso che per il 2025. Prevediamo un incremento dei volumi del +15% rispetto all’anno 2023, con ulteriore +10% già previsto per il 2025. Inoltre, si prevede un aumento della marginalità, passando dal 9% – valore storico degli ultimi 3 anni – ad un 13%”.
Già nel 2018, l’azienda ottenne l’uscita del Fondo Italiano di Investimento, il quale deteneva una partecipazione in Brugola OEB dal 2015, attivata per sostenere l’apertura della sede statunitense. L’attuale operazione rafforza ulteriormente l’intenzione di mantenere le quote societarie all’interno della famiglia.
“E’ con grande orgoglio e profonda emozione che annunciamo il risultato di questa operazione societaria, iniziata lo scorso anno, ma che in realtà rappresenta un obiettivo e un traguardo aziendale e famigliare atteso da ben 34 anni”, dichiara Jody Brugola (in foto), presidente Brugola OEB. “Questo è un gesto che sentivo il dovere e il desiderio di compiere in onore di mio padre e, ancor prima, di mio nonno, i quali hanno dedicato passione e impegno alla costruzione di questa azienda. Ovviamente, non intendiamo fermarci qui. Brugola è sempre orientata al progresso e abbiamo numerosi obiettivi da perseguire. Grazie a questa operazione, avvenuta proprio in un momento strategico, possiamo continuare a rispettare il nostro piano di espansione e crescita, con l’intento di soddisfare la richiesta del mercato con prodotti eccellenti, innovativi e su misura per i nostri clienti. Ci teniamo in questa circostanza a ringraziare le due storiche aziende che in questi anni hanno partecipato come soci del gruppo in maniera leale e corretta dando la possibilità alla nostra azienda di poter crescere e investire. Allo stesso tempo, ringraziamo tutte quelle persone che hanno creato i presupposti e lavorato per questo importante risultato”.