Rothschild con Ireti (Iren) nell’acquisizione del 40% di Iren Acqua (F2i), assistita da Equita e Intesa
Ireti, controllata interamente da Iren, ha perfezionato l’acquisizione del 40% del capitale sociale di Iren Acqua detenuta da F2i Sgr attraverso i suoi fondi.
GLI ADVISOR
Rothschild & Co è stato advisor finanziario di Iren con un team composto da Alessandro Daffina (global partner e chairman Rothschild & Co Italy, in foto a sinistra); Alessandro Bertolini (partner e head of energy & power Italy, in foto al centro); Edoardo Pasquotti (assistant director); Stefano Selva (senior associate) e Angela Quarto (analyst).
F2i è stata assistita come financial advisor da EQUITA (con un team coordinato da Carlo Andrea Volpe, co-head investment banking, guidato da Marino Marchi, managing director – in foto a destra – con il supporto di Nicola Tomaiuoli, vice president, Matteo Pavoni, associate, e Luca Crippa, analyst) e da Intesa Sanpaolo – Divisione IMI CIB.
I DETTAGLI
Iren Acqua è la società già partecipata al 60% da Ireti, società del Gruppo Iren che gestisce il servizio idrico integrato in 39 comuni dell’ATO Genovese, un’area che conta più di 750mila abitanti equivalenti serviti e con una rete di circa 2.750 km.
L’operazione consente ad Ireti di possedere il 100% della società e permetterà la fusione di Iren Acqua in Ireti stessa, con un’importante razionalizzazione dei costi ed una maggiore efficacia operativa. Inoltre, dal punto di vista finanziario, l’operazione consentirà di ridurre l’esborso per i dividendi di terzi e di incrementare l’utile netto di gruppo.
La società Iren Acqua ha ratio finanziari molto positivi, con una redditività superiore alla media del settore ed una struttura patrimoniale solida. Il margine operativo lordo atteso a fine 2024 è stimato in un range tra 110 e 120 milioni di euro, la posizione finanziaria netta stimata è tra i 180 e i 200 milioni di euro.
L’accordo per l’acquisizione del 40% del capitale sociale prevede il pagamento di una parte di prezzo al closing per 100 milioni di euro ed una quota residua pari a 182,5 milioni di euro differita a 4,25 anni a cui saranno applicati interessi al tasso composto annuo del 4,5%. Questa operazione rientra tra le opzioni strategiche rese finanziariamente sostenibili dall’emissione del bond ibrido che consente di sostituire patrimonio netto di terzi con strumenti di equity.
I COMMENTI
“L’operazione Iren Acqua è fortemente coerente con la visione industriale di Iren che intende crescere nelle reti – dichiara Luca Dal Fabbro, presidente esecutivo di Iren – e conferma l’efficacia del Gruppo nel cogliere le opportunità di crescita inorganica, rafforzando ulteriormente l’importanza dei business regolati. L’acquisizione ha un forte razionale industriale per il valore che ricopre ed il grande potenziale del settore idrico a livello nazionale data la forte necessità di investimenti infrastrutturali. Questa operazione consentirà di ridurre l’esborso per i dividendi di terzi e di incrementare l’utile netto di gruppo. L’operazione ha anche positivi impatti economico/finanziari legati al minor costo del debito di Gruppo rispetto ai dividendi erogati al socio di minoranza e all’incremento dell’utile per azione a beneficio dei nostri azionisti”.