Il venture builder Cube Labs lancia e finanzia la startup ChromaPatch
Cube Labs, venture builder italiano nel settore delle tecnologie sanitarie quotato sul segmento professionale di Euronext Growth Milan, ha lanciato la nuova startup ChromaPatch, dedicata allo sviluppo di una tecnologia d’avanguardia per il monitoraggio intelligente e il trattamento delle ferite.
Cube Labs sosterrà lo sviluppo della nuova società con un investimento minimo previsto di 150 mila euro nel biennio 2025-2026, detenendo inizialmente il 95% del capitale sociale. Di questa quota, il 35% sarà trasferito entro il 30 settembre 2025 ai soci inventori come riconoscimento del know-how e delle competenze tecnico-scientifiche apportate (17,5% a Gaia de Marzo, 16% ad Annika Müsse) e 0,5% a ciascun socio sostenitore (Piera Giorgia Ciullo, Cristian Potenza e Vincenzo Tarentini). Il restante capitale sociale è detenuto dall’Istituto Nazionale Biostrutture e Biosistemi (INBB), con una partecipazione del 5%.
I DETTAGLI
Il versamento in fase di costituzione del capitale sociale da parte di Cube Labs è pari a 9.349 euro, di cui 6.000 a titolo di partecipazione diretta e 3.349 versato a copertura del capitale sociale che verrà assegnato entro il 30 settembre 2025 ai soci inventori in considerazione delle competenze e know-how apportato al progetto.
INBB si impegna a supportare ChromaPatch, offrendo assistenza nelle attività di informazione e formazione di interesse per la diffusione dei prodotti, agevolando anche lo sviluppo di attività di ricerca per lo sviluppo R&D attraverso accordi a condizioni di vantaggio rispetto al mercato di riferimento. Inoltre, INBB collaborerà anche con altre unità di ricerca delle università aderenti per partecipare a progetti di rilevanza nazionale, europea e internazionale, con l’obiettivo di promuovere un avanzamento più rapido delle attività di ricerca della startup.
ChromaPatch nasce con l’obiettivo di portare sul mercato un innovativo dispositivo medico spray in grado di creare una pellicola protettiva sulla ferita e rilevare tempestivamente la presenza di infezioni batteriche attraverso un feedback visivo, contribuendo così a contrastare l’abuso di antibiotici e la crescente antibiotico-resistenza.
La tecnologia alla base del progetto è brevettata e sarà concessa in licenza dall’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), uno dei principali centri di ricerca applicata in Europa, a ChromaPatch, con cui è già stato concluso positivamente l’iter negoziale per l’opzione della licenza d’uso. A seguito dell’avvenuta costituzione della startup, si procederà con la sottoscrizione del contratto, della quale sarà data tempestiva comunicazione al mercato. ChromaPatch si concentrerà sullo sviluppo di soluzioni applicabili a varie tipologie di ferite, sia in ambito ospedaliero, ambulatoriale e RSA, sia in ambito domestico.
La startup beneficerà del supporto strategico, operativo e finanziario di Cube Labs, che nei prossimi anni si impegnerà a sostenere lo sviluppo della tecnologia e la crescita della società, confermando il proprio ruolo di ponte tra la ricerca accademica italiana e il mercato globale.
IL COMMENTO
Filippo Surace (in foto), ceo e fondatore di Cube Labs, commenta: “Con ChromaPatch affrontiamo una delle sfide più rilevanti nella gestione delle ferite: la diagnosi precoce delle infezioni batteriche, elemento chiave per prevenire la diffusione dell’antibiotico-resistenza. Le infezioni correlate all’assistenza (ICA) rappresentano una delle principali cause di complicanze, allungamento dei tempi di degenza e incremento della spesa sanitaria. La nascita di ChromaPatch è il risultato di una collaborazione strategica con l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), uno dei principali centri di ricerca applicata, riconosciuto per il suo approccio interdisciplinare e orientato all’innovazione tecnologica nei settori LifeTech, robotica, nanomateriali e scienze computazionali. La valorizzazione del know-how sviluppato in ambito pubblico attraverso modelli di trasferimento tecnologico avanzati, come quello di Cube Labs, conferma il valore strategico delle partnership pubblico-private per accelerare l’innovazione e generare impatto concreto nel sistema sanitario”.