Azimut Group cede la sua partecipazione in RoundShield Partners a Harrison Street

Il Gruppo Azimut, tramite società affiliate ad Azimut Alternative Capital Partners (AACP), ha completato la cessione della propria partecipazione di minoranza in RoundShield Partners, nell’ambito di un’operazione promossa da RoundShield stessa e finalizzata al trasferimento del controllo della società a Harrison Street.

RoundShield è una società di investimento leader in Europa negli investimenti in special opportunities asset-backed nei settori immobiliare, infrastrutturale, asset reali e finanziari. Azimut ha acquisito la sua partecipazione nel luglio 2022, quando RoundShield gestiva masse pari a 3 miliardi di dollari, cresciute oggi a 5,4 miliardi di dollari. Azimut, insieme al suo co-investitore, ha finanziato RoundShield con 48 milioni di dollari e ha ottenuto complessivamente 67 milioni di dollari fra i proventi dell’operazione e i dividendi distribuiti, generando un Multiplo sul Capitale Investito (MOIC) di 1,4x.

LE ALTRE EXIT DAI GESTORI LOWER-MIDDLE MARKET

Questa operazione segna la seconda exit di Azimut nel settore dei gestori negli ultimi 16 mesi, evidenziando la liquidabilità del segmento lower-middle market (gestori con masse comprese tra 500 milioni e 3 miliardi di dollari), e il forte interesse da parte di acquirenti strategici o finanziari. La prima exit è stata completata nel 2024 con la vendita della partecipazione di Azimut in Kennedy Lewis Investment Management a Petershill di Goldman Sachs, mentre l’operazione odierna rappresenta un percorso di uscita diverso con la vendita a un acquirente strategico che ne acquisisce il controllo.

Con due exit completate su tre investimenti nelle società di gestione, Azimut vanta oggi di un track record distintivo in questo segmento, con un Distributed to Paid-In Capital (DPI) combinato di 2,9x e un IRR del 60%.

A seguito di questa operazione, Azimut mantiene il proprio investimento diretto in due gestori emergenti: HighPost Capital, una società di private equity e venture capital fondata da David Moross e Mark Bezos, di cui è salita al 56% nel maggio scorso, e BroadLight Capital, una società di growth private equity fondata da Rick Yorn, Kevin Yorn e David Dorfman.

Ricordiamo che nei giorni scorsi Azimut ha lanciato in Italia Demos 2.0, la seconda edizione della sua strategia di private equity dedicata agli investitori privati. Il veicolo ha già raccolto 120 milioni di euro al primo closing, su un obiettivo complessivo di 360 milioni.

IL COMMENTO

Giorgio Medda (in foto), ceo del Gruppo Azimut, ha così commentato: “Questa seconda exit sottolinea non solo il potenziale di liquidabilità degli investimenti in gestori, ma rafforza anche il posizionamento di Azimut come uno degli attori più dinamici e performanti nel generare valore e ritorni concreti in un orizzonte di tre-quattro anni. Continuiamo a concentrarci su questo business, che sviluppiamo dal 2019 grazie al team AACP di New York, e rimaniamo fortemente impegnati nei confronti dei nostri partner, HighPost e BroadLight, entrambi con un elevato potenziale di crescita e un chiaro focus su settori attraenti e con prospettive di sviluppo a lungo termine. La nostra espansione della piattaforma statunitense procede in parallelo a un processo di semplificazione e razionalizzazione delle attività, con l’obiettivo costante di generare valore sostenibile per gli azionisti. La recente acquisizione di NSI, una piattaforma integrata che combina sia la gestione patrimoniale che la distribuzione, è un esempio concreto di questa strategia.”

valentina.magri@lcpublishinggroup.com

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