Banchieri da tre generazioni
di valentina magri
La terza generazione della famiglia Giubergia è saldamente al timone di Ersel, mentre la quarta si prepara al passaggio generazionale. Sono diverse le tappe che portano alla dimensione attuale del Gruppo, fondato nel lontano 1936, quando Giuseppe Giubergia aprì lo Studio Giubergia Agenti di Cambio in Torino, che alla fine della Seconda guerra mondiale si rafforza grazie all’apporto di Renzo che affianca il padre nell’attività, insieme al cognato Bruno Argentero. Risale al 1965 la fusione tra lo Studio Giubergia e lo Studio Treves, uno dei principali studi torinesi dell’epoca, che dà vita alla prima associazione tra agenti di cambio in Italia. Nel 1976 la decisione di operare nella principale piazza finanziaria del Paese, inaugurando la sede di Milano. Nel 1984 Ersel Asset Management diventa la prima società di gestione autorizzata in Italia, mentre tre anni dopo, lo Studio Giubergia conferisce tutte le sue attività, tranne quella di intermediazione per conto di clienti istituzionali, a Ersel Finanziaria Mobiliare. Nel 2015 entrano nel Gruppo due storiche fiduciarie torinesi – Simon Fiduciaria e Nomen Fiduciaria -, fuse nel 2018 per dare vita al polo fiduciario di Ersel (oggi Simon Fiduciaria). Nello stesso anno avviene il matrimonio con Banca Albertini, storica boutique finanziaria milanese, e nel 2022 la trasformazione in Ersel Banca Privata, sotto la guida delle famiglie dei fondatori che ne detengono tuttora l’intero capitale, garantendo indipendenza e solidità al gruppo.
Ersel è stata pioniera in Italia nel lancio dei fondi comuni d’investimento (il primo è stato Fondersel nel 1984) e degli hedge fund, essendo stata la seconda società in Italia autorizzata a gestirli e collocarli nel 2000. Oggi il Gruppo è specialista nella gestione di grandi patrimoni familiari, attraverso soluzioni d’investimento, advisory e servizi fiduciari, raggiungendo 22,5 miliardi di asset, 330 professionisti e oltre 70 banker.
Guido Giubergia (in foto), nipote di Giuseppe e attuale presidente di Ersel, entra nello studio nel 1976, al termine degli studi in economia e dopo un periodo di specializzazione negli Stati Uniti, affiancando il padre, l’ingegnere Renzo, e contribuendo negli anni all’ampliamento organizzativo della società. «Da ragazzo, avevo la passione per l’agricoltura, tant’è che ero titubante se iscrivermi ad agraria o a economia. Fu mio padre a persuadermi a seguire la strada della finanza, dando continuità all’azienda di famiglia. Non me ne pento. L’agricoltura oggi è il mio hobby», dice ai microfoni di MAG Guido Giubergia.
Il suo passaggio alla guida di Ersel è stato naturale, seguendo le orme del padre Renzo, scomparso nel 2010. «Papà era un uomo eccezionale, di esempio per le sue caratteristiche umane: intelligenza fuori dal comune, etica e correttezza. Ma era anche un gigante nel settore finanziario. I primi periodi vivevo un confronto irraggiungibile con lui. Abbiamo lavorato fianco a fianco, completandoci a vicenda », racconta Guido Giubergia.
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