Ipem 2025, gli ultimi dati sul private capital di AlixPartners e PitchBook
Rallenta la raccolta del private equity, ma sale per i fondi del mid-market. E le exit restano una nota dolente per i fondi. Questi i dati principali sul private capital presentati la scorsa settimana all’Ipem, la conferenza annuale globale sul private capital che si tiene a Parigi ogni anno, di cui Financecommunity è stata media partner.
IL PRIVATE EQUITY IN EUROPA SECONDO PITCHBOOK
Secondo i dati sul private equity europeo di PitchBook, il numero di società partecipate dai private equity continua a salire ininterrottamente dal 2010. I deal stanno risalendo e diventando di maggiori dimensioni. Prevalgono sempre buyout e Lbo, seguiti dagli add-on. Le operazioni in Europa sono trainate dagli investitori Usa, sia in termini finanziari, che di numero di operazioni. Le exit restano la nota dolente, in particolare quelle effettuate tramite quotazioni in borsa. Alla luce delle exit difficili, prosegue la crescita del continuation fund.
Inoltre, è in atto un rallentamento nella raccolta del private equity. La buona notizia è la ripresa nella raccolta dei fondi del mid-market. Oltre metà della raccolta europea è effettuata in Gran Bretagna. I dati sono stati presentati da Nicolas Moura, CFA, CAIA, senior analyst, Emea private capital di PitchBook, che è stato intervistato da Valentina Magri, giornalista di Financecommunity.
I DATI DI ALIXPARTNERS SU ALLOCAZIONI E RACCOLTA
Le difficoltà nella raccolta da parte del private capital e il focus sul mid-market sono state rilevate anche dall’Ipem allocation and fundraising trend report 2026, realizzato da AlixPartners sondando i pareri di 1.865 LP (gli investitori nei fondi di private capital) e 1.709 GP (gestori dei fondi). Lo studio ha evidenziato altresì una maggiore attenzione sulla qualità da parte degli LP e minori allocazioni sui fondi, a fronte di una maggiore propensione a stringere relazioni. Le strategie più scelte dai LP sono sempre private equity (38%) e private debt (22%), ma con pesi inferiori rispetto all’anno scorso.
“Il mercato si muove ma lentamente e molto attentamente, come negli ingorghi stradali”, ha chiosato Nicolas Beaugrand, partner e managing director, co-leader of private equity di AlixPartners. Che ha altresì effettuato una classificazione delle priorità di LP e GP (i gestori dei fondi), rilevando una offerta eccessiva di prodotti che investono in AI e una offerta ancora troppo bassa per i veicoli che puntano su biotech, medtech e cybersecurity. Mentre i criteri Esg non sono più una priorità né per i LP, né per i GP.
“Il focus è sulla creazione di valore e sulla sua realizzazione, quindi: analisi approfondita dal lato acquirente con due diligence; attenzione alla performance; ruolo crescente dell’intelligenza artificiale nella due diligence, che rappresenta un’opportunità per ottimizzare i processi dei nuovi servizi, accelerare i tempi decisionali e monitorare la performance del portafoglio”, ha spiegato Beaugrand. L’ha intervistato Valentina Magri, giornalista di Financecommunity.