Fusione BPER-Pop Sondrio: gli advisor coinvolti
I Cda di BPER Banca e di Banca Popolare di Sondrio hanno approvato il progetto di fusione per l’incorporazione di BP Sondrio in BPER. In linea con la proposta approvata con successo lo scorso luglio (recupera qui la notizia), la fusione costituisce una leva strategica coerente con il percorso di crescita sostenibile e di creazione di valore per tutti gli stakeholder già delineato dai piani industriali stand alone in precedenza approvati dai Cda dei due istituti bancari, rispetto ai quali essa si pone quale elemento di accelerazione.
GLI ADVISOR
Nel contesto dell’operazione, il Cda di BPER Banca si è avvalso di Mediobanca – con un team composto da Egidio Imbrogno (in foto a sinistra), Damiano Ventola, Antonio Boscaglia – e di Provasoli Advisory Partners – con un team composto dai partner Angelo Provasoli (in foto a destra) e Piero Provasoli, coadiuvati da Mario Scimenes ed Enrico Sironi – in qualità di advisor finanziari per la determinazione del rapporto di concambio ed il rilascio della fairness opinion.
Barclays ha assistito il comitato operazioni con parti correlate di BPER.
I DETTAGLI DELLA FUSIONE
La maggiore scala operativa permetterà al nuovo gruppo di: realizzare le economie di scala, incrementare la produttività, migliorare l’efficienza operativa e, infine, ottimizzare gli investimenti. In particolare, sono previste sinergie di costo (stimate a regime fino a circa 190 milioni ante imposte per anno), derivanti da economie di scala e da una migliore efficienza operativa, con la creazione di una struttura agile, liberando importanti risorse per gli investimenti (anche tecnologici). I costi di integrazione sono stimati complessivamente per circa 400 milioni di euro ante imposte una tantum, e si prevede che siano sostenuti per il 75% entro il 2025 e per il restante 25% entro il 2026.