A2A cede un ramo d’azienda ad Ascopiave: gli advisor dell’operazione
A2A ha venduto ad Ascopiave il 100% delle quote di un ramo di azienda che comprende un compendio di assets composto da circa 490mila pdr di distribuzione gas relativi agli ATEM nelle Province di Brescia, Cremona, Bergamo, Pavia e Lodi, con una RAB 2023 di 397 milioni di euro e un Ebitda 2023 pari a 44 milioni di euro.
Il prezzo base convenuto per l’operazione è di 430 milioni di euro, che esprime la valutazione del ramo
d’azienda al 31 dicembre 2023, soggetto ad aggiustamento a valle del closing, come da prassi.
GLI ADVISOR
Nell’operazione Rothschild & Co è stato advisor finanziario di A2A con un team composto da Alessandro Bertolini Clerici (global partner and head of energy & power Italy, nella foto a sinistra); Tommaso Bricola (director); Edoardo Pasquotti (assistant director); Andrea Gatti (senior analyst) e Jacopo Bettonte (analyst). Anche BNP Paribas ha agito nel ruolo di financial advisor di A2A.
Intesa Sanpaolo, attraverso la Divisione IMI Corporate & Investment Banking guidata da Mauro Micillo, ha assistito Ascopiave in qualità di financial advisor.
Ascopiave, inoltre, è stata assistita nella negoziazione e strutturazione della finanza da Gian Matteo Bruni (nella foto a destra) in qualità di debt advisor indipendente che ha affiancato per la società il chief financial officer del gruppo, Riccardo Paggiaro.
I DETTAGLI
Gli asset ricompresi nel ramo di azienda oggetto dell’operazione sono attualmente detenuti da Unareti e da LD Reti (società interamente controllate da A2A) e saranno oggetto di conferimento nel suddetto veicolo nel periodo intercorrente fra il signing e il closing.
Il deal è subordinato al verificarsi di condizioni sospensive abitualmente previste per questo genere di operazioni, tra cui l’esperimento della procedura c.d. Golden Power. Il perfezionamento del closing è previsto entro il luglio 2025.
Ascopiave finanzierà l’acquisizione in misura prevalente attraverso le risorse derivanti dall’esercizio della opzione di vendita sulla propria partecipazione di minoranza in EstEnergy e, per la parte rimanente, attraverso l’assunzione di nuovo debito finanziario.