Algebris lancia il suo secondo fondo sugli npl con target a 1 miliardo

Dopo il lancio nell’ottobre 2014 dell’Algebris NPL Fund I, che ha investito 400 milioni di euro (dei 437 milioni raccolti) attraverso 36 operazioni concluse con 24 banche, la società di gestione del risparmio guidata da Davide Serra (nella foto)  Algebris Investments avvia il suo secondo fondo dedicato ai non performing loans, l’Algebris NPL Fund II.

Si tratta di un fondo d’investimento di diritto lussemburghese destinato a investitori istituzionali internazionali che investirà, tramite una società di cartolarizzazione italiana, in portafogli di npls o in singoli npls di banche italiane e si focalizzerà sui crediti garantiti da Real Estate.

Il nuovo fondo si propone di raccogliere 1 miliardo di euro entro la fine del 2017,  con commitments già firmati per circa 210 milioni e interesse espresso per 500 milioni dai principali investitori istituzionali al mondo. La durata del fondo sarà di 6 anni con un periodo di investimento di tre.

L’Algebris NPL Fund II sarà gestito da Algebris Investments, con il fondatore e ceo Serra coadiuvato dal team coordinato da Massimo Massimilla. Il team ha a disposizione una squadra di professionisti con competenze nei settori finanziario e immobiliare che supporteranno Algebris nel processo di analisi, acquisizione e valorizzazione dei portafogli di crediti in sofferenza.

“Avevamo già da tempo intravisto le grandi opportunità di investimento del settore degli NPLs in Italia lanciando nel 2014 il nostro primo fondo dedicato – ha commentato il ceo -. Investire in NPLs in Italia permetterà alle banche di pulire i propri bilanci, condizione necessaria per fare aumenti di capitale e riprendere a fare prestiti all’economia reale. Con bilanci più puliti vedremo anche aggregazioni industriali e riduzione dei costi, necessari con l’avvento della digitalizzazione e tassi di interesse strutturalmente bassi”.

Per Serra “dal 2008 al 2015 i crediti in sofferenza in pancia alle banche italiane sono cresciuti in media del 25% all’anno, raggiungendo circa i 200 miliardi e con crediti incagliati per 160 miliardi di Euro. Assumendo di tornare al livello pre-crisi, la quantità di NPLs che potenzialmente potrà arrivare sul mercato nei prossimi 3/5 anni è di circa 140 miliardi di cui circa 65 miliardi secured. Siamo stati tra gli investitori più attivi nel 2015 e dall’inizio del 2016 abbiamo già concluso numerose operazioni, per un valore nominale di circa 672 milioni, ossia più di un terzo del valore complessivo del nostro mercato di riferimento”.

 

 

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