Algorand e Bocconi insieme per un laboratorio sulla criptoeconomia
Algorand, piattaforma di blockchain su cui è basata l’omonima criptovaluta concepita per essere sicura, scalabile e decentralizzata, ha sottoscritto una collaborazione con l’Università Bocconi per un nuovo laboratorio di ricerca sulla criptovaluta. Il nome del laboratorio, inaugurato il 14 settembre in Bocconi, sarà Algorand Fintech Lab e sarà diretto da Claudio Tebaldi.
Mission del laboratorio sarà favorire l’adozione e la regolamentazione delle nuove tecnologie per promuovere le applicazioni finanziarie più vantaggiose per la società. Queste le aree di ricerca:
- Valuta digitale delle banche centrali, politica monetaria e macroeconomia.
- Cripto-attività e mercati finanziari.
- Finanza decentrata, istituzioni finanziarie e servizi.
- Blockchain e società.
Algorand, fondata dal docente del Massachussetts Institute of Techlogy Silvio Micali, permette di creare un registro di transazioni digitali altamente espandibile, decentralizzato e sicuro, mentre gli Algorand standard assets (ASA) rendono possibile la tokenizzazione (cioè la rappresentazione digitale standardizzata) di un qualunque tipo di asset. Tra gli investitori in Algorand rientra Eterna Capital, operatore specializzato negli investimenti in blockchain.
Claudio Tebaldi (in foto a sinistra), direttore di Algorand Fintech Lab, ha dichiarato: “Dobbiamo riuscire a filtrare un flusso informativo rapido e incessante, facendo sedimentare la conoscenza verificata e utile. L’innovazione finanziaria non è solo innovazione ingegneristica o informatica, ma anche sociale, un ambito in cui conoscenza diffusa, policy affidabili e fiducia sono centrali. Se costruiamo un ponte ben fatto, questo reggerà indipendentemente da quello che ne pensa la gente che lo utilizza, ma un sistema finanziario ha bisogno della fiducia dei partecipanti”.
Silvio Micali (in foto a destra) ha aggiunto: “La blockchain costituirà presto l’elemento cardine dell’infrastruttura della nuova finanza e porterà cambiamenti epocali sui mercati. La collaborazione tra settore privato, mondo accademico e il regolatore è fondamentale affinché l’utilità generata da questa nuova dimensione tecnologica sia massima e porti un beneficio tangibile alla società in senso lato”.