ANTIN CON NAXISTIS EMETTE UN PROJECT BOND DA 165 MILIONI

Alberto Cei, responsabile dei finanziamenti alle infrastrutture e project finance per Natixis Italia, ne è sicuro: è una «struttura innovativa», «uno strumento che potrebbe essere utilizzato per finanziare le infrastrutture in Italia in quanto apre le porte a investitori istituzionali su operazioni che fino ad oggi erano una prerogativa delle banche, ampliando sensibilmente la platea dei soggetti coinvolti». Sta parlando del primo project bond italiano del dopo crisi, emesso in questi giorni dalla società italiana Antin solar investments, con il quale la banca d'affari francese ha collaborato in qualità di bookrunner e arranger. Le tematiche assicurative relative all'operazione, sia project finance che bond, sono state seguite da un team dedicato di Marsh.

La struttura finanziaria comprende sia un project finance loan che un bond, entrambi senior secured, per un ammontare di 165 milioni di euro e una durata di 14 anni, con un piano di ammortamento che riduce la vita media finanziaria a circa 9 anni. Il bond di 85 milioni, quotato al segmento ExtraMotpro di Borsa Italiana, è unrated ed è strutturato come dual tranche: la parte a tasso fisso con una cedola pari al 3.5% (175 bps sopra il BTp di identica durata) e la parte variabile è indicizzata al 6 mesi Euribor + 335 bps.

Il titolo è stato interamente collocato presso investitori istituzionali internazionali e per un 25% in Italia ed è strutturato per fare affidamento solo sul flusso di cassa generato dagli asset oggetto del finanziamento e non sul merito di credito dell'emittente. La società , con un fatturato di circa 40 milioni di euro e con un Mol di 35 milioni secondo i dati di bilancio 2013, riesce così a finanziarsi per per 165 milioni di euro.

Questa tipologia di bonds ha la caratteristica di essere decorellati dall'andamento del mercato e «sono pertanto preferiti da investitori di lungo periodo – aggiunge Alberto Zaffignani, head of global markets presso Natixis Italia – come assicurazioni e fondi pensione, alla ricerca di diversificare gli impieghi a lungo termine con rendimenti adeguati ed è prevedibile uno sviluppo importante anche per futuri progetti italiani».

La società italiana, controllata dal fondo infrastrutturale francese Antin infrastructure partners, fa sapere di voler usare i fondi per rifinanziare un portafoglio di parchi fotovoltaici già operativi in Lazio, Puglia e Sicilia.

Noemi

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