Aspi, il controllo a Cdp. Atlantia fuori tramite ipo, titolo vola. Concessione salva

Il controllo di Autostrade per l’Italia (Aspi) passa a Cassa Depositi e Prestiti (Cdp, nella foto l’amministratore delegato Fabrizio Palermo). Atlantia uscirà dal capitale della società che gestisce gran parte della rete autostradale italiana attraverso la quotazione di Aspi a Piazza Affari, che, in questo modo, manterrà le concessioni.

E’ questa la soluzione maturata al termine di un consiglio dei ministri durato tutta la notte e terminato solo all’alba di stamattina, contenuta in un comunicato stampa.

“Durante la riunione”, recita la nota del governo, “sono state trasmesse da parte di Aspi due nuove proposte transattive, riguardanti, rispettivamente, un nuovo assetto societario e nuovi contenuti per la definizione transattiva della controversia”.

Le proposte sono state accettate dal governo, “fermo restando che la rinuncia alla revoca potrà avvenire solo in caso di completamento dell’accordo transattivo”.

La transazione prevede che Aspi paghi 3,4 miliardi come misure compensative. Le clausole della convenzione verranno riscritte per adeguarle al decreto Milleproroghe. Il concessionario si impegna a rafforzare i controlli, subendo sanzioni “anche in caso di lievi violazioni”. Aspi, inoltre, rinuncia a tutti i ricorsi promossi in relazione alle attività di ricostruzione del ponte Morandi, al sistema tariffario, accettando la nuova disciplina, e al Milleproroghe.

Dal punto di vista societario, il controllo di Aspi passa immediatamente a Cdp attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato. Il capitale del gruppo autostradale viene aperto a “investitori istituzionali”, in parte tramite aumento, in parte con la cessione diretta di azioni; in questo secondo caso, gli investitori devono essere “di gradimento di Cdp”. Atlantia si impegna ” a non destinare in alcun modo tali risorse alla distribuzione di dividendi”. Aspi uscirà dal perimetro della holding quotata tramite “scissione proporzionale” e contestuale approdo a Piazza Affari della società autostradale. “Gli azionisti di Atlantia valuteranno la smobilizzazione delle quote di Aspi, con conseguente aumento del flottante”.

In alternativa, “Atlantia ha offerto la disponibilità a cedere direttamente l’intera partecipazione in Aspi, pari all’88%, a Cdp e a investitori istituzionali di suo gradimento”.

L’accordo trovato con il governo, che salva la concessione e consente ad Atlantia di monetizzare la partecipazione in Aspi, mette le ali al titolo della holding quotata: dopo non aver fatto prezzo per circa mezz’ora, Atlantia è entrata in contrattazioni con un rialzo di oltre il 20%.

SHARE