Aspi, via libera di UniCredit al prestito. Renzi: la revoca è follia

Via libera consiglio di amministrazione di UniCredit al prestito da 1,25 miliardi di euro chiesto da Autostrade per l’Italia (Aspi), controllata da Atlantia.

Secondo quanto riferito da diverse fonti finanziarie, l’ok al prestito è arrivato la settimana scorsa. L’operazione dovrà essere approvata da Sace e dal Tesoro, dato che il finanziamento godrà della garanzia pubblica all’80%.

La garanzia pubblica sul prestito ad Aspi è parte della trattativa in corso tra il governo e Atlantia, che – partendo dal risarcimento per le vittime del crollo del Ponte Morandi a Genova – s’intreccia con il rinnovo o la minaccia di revoca delle concessioni, il piano di investimenti sulla rete e l’aggiornamento delle tariffe.

Intervistato quest’oggi dalla Repubblica, il leader di Italia Viva, Matteo Renzi (nella foto), dice che “è tempo di decidere. La revoca è follia. Ma siamo al muro contro muro. Se continuiamo così, Autostrade vincerà tra due anni il ricorso, ma nel frattempo fallirà. Le autostrade passeranno in mano straniera e migliaia di lavoratori italiani saranno licenziati. D’altro lato, i grillini non mollano. E così perdiamo tutti. Trasformiamo allora questo caos in opportunità. Stiamo parlando di una società quotata, quindi occorre grande prudenza. Certo, un passo indietro dei Benetton e un passo in avanti dei fondi istituzionali italiani potrebbero essere la svolta. Ma dovrebbe avvenire su Atlantia, non su Autostrade. Cioè sul grande progetto, non solo sulla controllata”.

Secondo Renzi, “va cancellato quell’articolo del Milleproroghe che impedisce alla società, qualunque sia la proprietà, di finanziarsi sul mercato. E’ una condanna a morte. E il conto lo pagano i lavoratori, non i Benetton”.

Noemi

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