Assofondipensione e Cdp ufficializzano piattaforma per portare risparmio a economia reale

AssofondipensioneCassa Depositi e Prestiti (Cdp) hanno ufficializzato il varo di una piattaforma per consentire ai fondi pensione negoziali di investire in strumenti finanziari a supporto del sistema produttivo. L’obiettivo del progetto è raccogliere almeno 500 milioni di euro, in aggiunta alle risorse che la cassa guidata da Fabrizio Palermo mobiliterà accanto a quelle dei fondi pensione.

L’iniziativa era stata anticipata dal presidente di Assofondipensione, Giovanni Maggi (nella foto), in occasione della Financecommunity Week. L’ufficializzazione è arrivata ieri, nel corso dell’assemblea annuale dell’associazione.

L’assemblea è stata l’occasione anche per annunciare una serie di iniziative per incentivare le adesioni alla previdenza complementare, anche attraverso l’educazione previdenziale nei luoghi di lavoro. E per chiedere al regolatore politico, si legge in un comunicato, “una riforma non più differibile del sistema pensionistico e di welfare, a cominciare da una tassazione più coerente con le finalità previdenziali e sociali dei fondi pensione”.

Nata nel 2003 da Confindustria, Confcommercio, Confservizi, Confcooperative, Legacoop, Agci, Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Assofondipensione riunisce trenta fondi istituiti nei principali comparti produttivi, con tre milioni di lavoratori iscritti e un patrimonio complessivo di quasi 56 miliardi di euro.

Oggi i fondi pensione italiani investono soltanto lo 0,9% in azioni italiane. Maggi ha sottolineato che sinora sono mancate “soluzioni di investimento, veicoli funzionali all’economia italiana e una fiscalità di vantaggio”.

Il presidente di Assofondipensione ha spiegato che l’iniziativa con Cdp prevede “una piattaforma per gli investimenti dei fondi pensione negoziali in strumenti finanziari di private equity, private debt, ad impatto sociale, con l’obiettivo di favorire la diversificazione/decorrelazione del rischio di portafoglio, da un lato, e il sostegno all’economia, all’occupazione e alla coesione sociale del Paese, dall’altro”. A gestire i fondi di fondi lanciati dalla piattaforma sarà Fondo Italiano di Investimento Sgr (Fii)

Contestualmente, Maggi ha annunciato “un progetto sugli investimenti, portato avanti dall’associazione, finalizzato a creare un’iniziativa consortile tra i fondi pensione interessati a realizzare investimenti che possano avere ricadute nell’economia reale, attraverso la creazione di un bando comune per la selezione di advisor/gestori finanziari specializzati in investimenti alternativi e un supporto in termini di funzione finanza aggregata per il controllo del rischio di tali investimenti”.

Per favorire le adesioni dei nuovi assunti e degli occupati, Maggi ha proposto un semestre di silenzio-assenso, sull’esempio di quanto avvenuto nel 2007 e nel rispetto del principio di volontarietà.

Il numero uno di Assofondipensione ha notato con rammarico che “non sembrano previsti nella manovra di bilancio interventi strutturali per rendere più appetibili i fondi pensione… Sarebbe invece auspicabile un provvedimento organico e complessivo in tema di previdenza,  di primo e di secondo pilastro”. Maggi ha indicato, tra gli obiettivi di una riforma, la disciplina fiscale, oggi “troppo limitata, inidonea a rispondere alle attuali esigenze prospettate dall’evoluzione della società in generale e del mondo del lavoro in particolare”. E ha fatto riferimento esplicito al regime della tassazione dei rendimenti dei fondi pensione, con calcoli e prelievi penalizzanti e un’aliquota aumentata negli ultimi anni al 20%.

Noemi

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