Azimut ed Electa entrano in Umbragroup
Azimut Global Counseling ed Electa Ventures, attraverso il loro veicolo di investimento IpoC3, hanno acquisito per 60 milioni di euro il 18,75% del capitale di Umbragroup, azienda attiva nel settore delle viti a ricircolo di sfera e degli attuatori elettromeccanici prevalentemente destinati al settore aerospaziale con un fatturato nel 2018 di 215 milioni di euro.
L’operazione è stata condotta parte in aumento di capitale riservato e parte in acquisto di azioni cedute dagli attuali soci, con la maggioranza del gruppo che rimane saldamente in mano alla famiglia Baldaccini. L’equity value di Umbragroup, successivo all’aumento di capitale, è di oltre 300 milioni di euro.
Azimut Global Counseling ha originato e realizzato l’operazione, mentre il collocamento privato delle azioni ordinarie IPOC 3è stato curato da CFO Sim.
Grant Thornton ha svolto le due diligence fiscali e finanziarie con un team composto da Alessandro Dragonetti (Managing Partner Bernoni Grant Thornton), Stefano Marchetti (Partner Grant Thornton Financial Advisory Sevices), Gianni Bitetti (Partner Bernoni Grant Thornton), Mattia Tencalla, Daniele Ottobrino, Marco Degregori, Rossana Pieringer, Edoardo Dell’Acqua e Martina Petrella.
Counterpoint, con il partner Richard Apps, ha condotto la due diligence di mercato e Golder la due diligence ambientale. Per i venditori MBS Services è stato advisor per la parte fiscale e legale.
IpoC3 spa, che ha come cornerstone investor Ipo Club, è il fondo chiuso gestito da Azimut Libera Impresa sgr, guidata dall’ad Marco Belletti, piattaforma integrata di asset management e advisory al servizio sia di imprese sia di investitori e risparmiatori favorendo l’immissione di liquidità nell’economia reale ed è stato lanciato nel 2017 da Azimut ed Electa – guidata da Simone Strocchi (nella foto) per investire in Spac, pre-booking company oppure direttamente in pmi che abbiano come obiettivo quello di quotarsi in Borsa. Il resto dei capitali è stato raccolto tra i clienti del gruppo Azimut.
In passato Ipo Club è stato già anchor investor nel giugno 2017 di Ipo Challenger 1 che ha poi investito e portato a Piazza Affari solo un mese dopo Pharmanutra, specializzata nello sviluppo di prodotti nutraceutici e dispositivi medici, ed è stata anchor investor lo scorso dicembre dell’aumento di capitale del gruppo di information technology Digital Value, poi quotata in Borsa tramite la struttura Spac-in-Cloud.
A oggi Ipo Club ha richiamato impegni dagli investitori per 55 milioni di euro dei 150 milioni raccolti e contestualmente ha stimolato coinvestimenti per altri 65 milioni, per un totale quindi di 120 milioni investiti. Se verranno mantenute queste proporzioni, dunque, ha fatto presente Simone Strocchi, ad di Electa Ventures, co-promotore e advisor di Ipo Club, significa che i 95 milioni che ci restano “potranno creare una potenza di fuoco complessiva di circa 240 milioni”.
Nata a Foligno nel 1972, Umbragroup è presente oggi oltre che in Italia, in Germania e Stati Uniti. Con un fatturato nel 2018 di 215 milioni di euro (da 180 milioni nel 2017), un ebitda di 34 milioni (da 31 milioni) e una posizione finanziaria netta positiva per 4 milioni (da un debito finanziario netto di 2,5 milioni). L’obiettivo, con le nuove risorse è di crescere anche attraverso linee esterne.