Banca d’Italia pronta a vendere le quattro banche salvate

Bankitalia si prepara a vendere le quattro nuove good bank salvate a fine novembre. E proprio oggi 19 gennaio, infatti, stando a quanto riporta Il Sole 24 Ore, sarebbe prevista la pubblicazione del bando per la vendita di Nuova Banca Marche, Nuova Popolare Etruria, Nuova Carife e Nuova CariChieti da parte dell’Autorità di Risoluzione della Banca d’Italia assieme ai quattro cda guidati da Roberto Nicastro (nella foto) e agli advisor Socété Générale, Oliver Wyman, Ernst & Young e Chiomenti.

Questo ingresso sul mercato delle quattro realtà è da molti considerato come la cartina al tornasole destinata a misurare il reale interesse degli investitori per le banche buone e a dimostrare se i contatti informali avuti in queste settimane con i potenziali acquirenti si trasformeanno in proposte d’acquisto concrete.

Per il momento, i dati a disposizione degli investitori sono piuttosto limitati, considerando che le società sono nuove. Un valore indicativo su cui basarsi è attualmente quello relativo al capitale sociale, cioè il patrimonio netto ricostituito con le risorse delle banche sane a fine novembre: si va dal miliardo di Banca Marche ai 141 milioni di CariChieti. Risorse che dovranno essere reperite sul mercato per poter saldare i debiti contratti dall’Autorità di risoluzione con Intesa, UniCredit e Ubi. 

Molto dipenderà quindi dai bilanci delle nuove banche che saranno pubblicati a febbraio, dati concreti sui quali i potenziali acquirenti potrebbero misurare il loro interesse. 

Ma chi sono questi potenziali acquienti? Stando ai rumor delle settimane scorse, nella lista ci sarebbero finito alcuni tra i principali fondi di private equity quali Apollo Global Management, Centerbridge Capital Partners e Anacap Financial Partners, a cui si aggiungerebbero alcune banche italiane: le popolari in primis, con Ubi attratta da Carife e Bper, come ha confermato il ceo Alessandro Vandelli.

Nel frattempo, le banche buone sono pronte a trasferire alla “bad bank”, la società veicolo ex articolo 106 presieduta da Livia Pomodoro e guidata dal ceo Claudio Corsini, circa 8,5 miliardi di sofferenze, anche se potrebbero essere di più considerando che nell’ultimo trimestre dell’anno altri incagli si sarebbero trasformati in sofferenze (e alcuni deteriorati sarebbero stati recuperati o tornati in bonis) richiedendo così un nuovo passaggio di npl alla bad bank.

Quest’ultima, infine, sarebbe ormai entrata nella piena operatività e avrebbe avviato una prima ricognizione per scegliere degli advisor necessari alla vendita degli asset, che entrerà nel vivo in estate.

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