Banca Etica, utili per 3,3 miliardi. Eletta la prima presidente donna
L’assemblea degli azionisti di Banca Etica, nella riunione di approvazione del bilancio, ha nominato la prima presidente donna dell’istituto. Si tratta di Anna Fasano, che subentra al presidente uscente Ugo Biggeri. L’assemblea, oltre al rinnovo del Cda, ha deliberato un aumento del sovrapprezzo delle azioni. All’assemblea hanno partecipato circa 5300 soci; altri 1.770 azionisti, circa, hanno scelto di partecipare online.
La banca, giunta a 20 anni di attività, ha chiuso il 2018 con un utile di 3,3 miliardi euro, gli impieghi lordi hanno toccato quota 931 milioni di euro, in aumento del 10,7% rispetto all’anno precedente. La raccolta diretta ammonta a 1,55 miliardi di euro (+12,9% rispetto al 2017); la raccolta indiretta è a quota 670 milioni (+5,2% sul 2017). Calano i crediti deteriorati, che passano dal 7% al 6% del totale impieghi, e le sofferenze nette, che scendono allo 0,81%. L’indice Cet 1 si attesta al 12,24%, in lieve crescita rispetto al 12,15% dell’anno precedente.
Il nuovo Consiglio d’amministrazione, eletto con un sistema che prevede la possibilità di scegliere tra due liste e un nominativo da un elenco di candidati indipendenti, è composto, oltre che dalla neopresidente, da Andrea Baranes, Andrea Di Stefano, Marina Galanti, Raffaele Izzo, Adriana Lamberto Floristan, Giacinto Palladino, Pedro Sasia, Aldo Soldi, Marco Carlizzi, Elisa Bacciotti, Arola Farré Torras e Lino Sbraccia.
La nuova presidente Anna Fasano ha 44 anni ed è friulana. Membro del Cda di Banca Etica dal 2010, dal 2016 ricopre il ruolo di vicepresidente. Laureata in economia bancaria e appassionata di finanza etica, economia sociale e organizzazioni del terzo settore, è attualmente impegnata in diverse operazioni di housing sociale.
Durante i nove anni di presidenza di Ugo Biggeri, i prestiti erogati da Banca Etica – si legge in una nota – sono cresciuti con incrementi annui a due cifre, complessivamente del 112%, e i collaboratori sono aumentati del 72%.
Nei mesi scorsi il Cda di Banca Etica ha deliberato di adottare una metodologia di valutazione del valore delle azioni basata sul Free Cash Flow to Equity Model (FCFE), riconsiderato con stima dell’Excess Capital, in base alla quale effettuare una periodica valutazione del valore delle azioni della banca, in corrispondenza delle scadenze del ciclo di pianificazione industriale. In questo contesto, il Consiglio di amministrazione ha proposto all’assemblea dei soci – che ha approvato – di incrementare il sovrapprezzo di 1,50 euro per azione (+2,6% rispetto al precedente prezzo unitario complessivo per azione) e, quindi, di fissarlo complessivamente in 6,50 euro per ogni azione emessa (+12,3% l’incremento del valore di sovrapprezzo rispetto al valore nominale dell’azione) e di stabilire, inoltre, che la banca riacquisti le azioni proprie al prezzo corrispondente al valore nominale maggiorato del sovrapprezzo così come determinato dall’assemblea dei soci.