Banca Generali, risultato operativo record nei 9 mesi, alza a 5,5 mld target raccolta 2020

Banca Generali ha archiviato i primi nove mesi dell’anno con un risultato operativo ai massimi storici, inducendo il management ad alzare i target di raccolta sull’intero anno e annunciare la distribuzione del dividendo sul bilancio 2019 e la cedola minima sull’esercizio in corso.

Il gruppo guidato dall’amministratore delegato Gian Maria Mossa (nella foto), si legge in un comunicato, ha registrato un risultato operativo in rialzo del 9%, a 283,5 milioni di euro. L’utile netto è stato pari a 195,8 milioni, in linea con un anno prima. Bene soprattutto le voci ricorrenti, cresciute del 7,2%, a 575,2 milioni, favorite dalle commissioni di gestione, 496,8 milioni (+4%), e dall’incremento delle commissioni bancarie e d’ingresso (78,4 milioni, +31%).

La raccolta netta totale nei nove mesi si è attestata a 4,1 miliardi, in crescita dell’8% su base annuale. Le masse gestite e amministrate hanno toccato il nuovo massimo di 70,4 miliardi (+2% da inizio anno, +7% su base annua). Nel solo mese di ottobre la raccolta netta è stata pari a 613 milioni, il 67% in più rispetto allo stesso mese 2019. La raccolta totale nei dieci mesi ha raggiunto quota 4,67 miliardi, dai 4,14 miliardi di un anno prima.

“Tutte le principali componenti di ricavo sono in netto miglioramento e i costi risultano sotto controllo”, ha sottolineato Mossa. “Le preoccupazioni per l’evoluzione della pandemia caricano di incognite le prospettive per i prossimi mesi, ma la grande efficienza nella gestione operativa, l’innovazione nelle soluzioni gestite, e le risposte positive che continuano ad arrivarci dalle famiglie, ci rendono fiduciosi per l’ultima parte dell’anno dove contiamo di continuare a crescere in modo sostenibile, ad un ritmo superiore al nostro mercato di riferimento”.

Mossa ha aggiunto che “a inizio anno avevamo un target di raccolta netta 2020 di 4-4,5 miliardi, poi l’abbiamo alzato a 5 miliardi e ora lo aumentiamo ancora a 5,5 miliardi”.

Per quanto riguarda gli indicatori patrimoniali, a fine settembre il Cet 1 ratio era al 20,4% e il total capital ratio al 21,7%; ipotizzando il ripristino della possibilità di pagare la prima tranche del dividendo 2019 pari a 1,55 euro, il Cet 1 ratio e il Tcr ratio si attesterebbero al 15,2% e al 16,5%, rispettivamente. La politica di dividendi 2019-21 approvata da Banca Generali prevede un payout ratio del 70-80% degli utili generati nel periodo, con un minimo di 1,25 euro.

Ora, “sempre autorità di vigilanza permettendo, abbiamo intenzione di ripresentare alla prossima assemblea la cedola di 1,55 euro che era stata cancellata. Sommato questo importo agli 0,3 euro della seconda tranche e a 1,25 euro quale importo minimo del dividendo che intendiamo proporre sul bilancio 2020, si arriva a dividendo totale per azione di 3,1 euro da pagare nel corso del 2021 in data da definire, ammesso che la Banca d’Italia autorizzi la distribuzione dei dividendi”, ha concluso Mossa.

Noemi

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