Banca Imi e Banca Akros nell’Ipo di Indel B

Indel B, la società della famiglia Berloni che produce minifrigoriferi destinati principalmente al settore automotive, ha ottenuto il via libera di Consob e Borsa Italiana alla quotazione sul Mta di Borsa Italiana. 

Per l’azienda la quotazione ha lo scopo di trovare le risorse per espandere per linee esterne, con acquisizioni che potrebbero vedersi già quest’anno, ha spiegato l’amministratore delegato Luca Bora durante la conferenza stampa di presentazione dell’Ipo.

Nell’operazione Banca Imi è coordinatore dell’offerta, joint bookrunner e sponsor mentre Banca Akros è joint bookrunner.

L’offerta di vendita e sottoscrizione è pari al 25,5% del capitale della società e la forchetta di prezzo è stata fissata a 22-27 euro per azione, intervallo che implica una capitalizzazione della società post aumento di 123-151 milioni.

“Ci sono dei target a cui stiamo lavorando”, ha aggiunto l’ad con l’obiettivo anche di “diversificare” il business, che si tratti di aree geografiche o di prodotti. “Potrebbe essere dato qualche annuncio nel corso dell’anno”, ha concluso.

L’offerta, dedicata a investitori istituzionali, consiste di 1.425.000 azioni di cui 425.000 messe in vendita dall’azionista AMP (veicolo di Paolo, Annalisa e Massimo Berloni) e 1.000.000 nuove azioni, che potrebbero quindi permettere alla società di dotarsi di 22-27 milioni di euro di risorse fresche. La società, che realizza la maggior parte dei propri ricavi in Italia (circa 26%) e in Europa (circa 57%), ha archiviato il 2016 con ricavi totali per circa 90 milioni, un Ebitda di 15,7 milioni e un utile di 9,7 milioni.

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