Banca Sella si riorganizza dopo l’aumento di capitale
Si stanno completando in questi giorni i passaggi formali dell’aumento di capitale lanciato a inizio ottobre da Banca Sella, che ha portato 120 milioni di risorse e 3 mila nuovi azionisti.
Si tratta di un cambiamento significativo in una banca tradizionalista come Banca Sella. Dopo la ricapitalizzazione, infatti, la quota nel gruppo guidato dal ceo Claudio Musiari riconducibile alla holding di famiglia è scesa dal 92,44% all’80% e il riassetto non è definitivo, considerato che Sella Holding si prepara a girare un altro pacchetto dell’1-2% sottoscritto in sede di aumento ad altri azionisti.
In totale sono state assegnate 105,2 milioni di azioni, al prezzo di 1,14 euro ciascuna, con un pacchetto medio di sottoscrizione pari a 34 mila euro. A comprare sono stati per lo più clienti private della banca ma anche investitori istituzionali, tra fondazioni e nomi noti del capitalismo famigliare.
Tuttavia, per quanto riguarda la gestione della banca, non dovrebbero esserci grandi stravolgimenti. Le azioni in mano ai vecchi azionisti, a partire dalla famiglia Sella, sono infatti diventate a voto plurimo (tre voti per ognuna).
Le nuove risorse – che hanno consentito di portare il Common equity tier 1 ratio di Banca Sella al 13,9% e quello di gruppo al di sopra del 10,6% – serviranno piuttosto a finanziare investimenti in innovazione digitale e sullo sviluppo dei servizi come il private banking, i sistemi di pagamento e i servizi digitali.