Banca sistema chiude l’acquisto da Intesa del ramo pegno
Banca Sistema chiude l’acquisizione del ramo d’azienda credito su pegno da Intesa Sanpaolo annunciata nel novembre scorso (leggi qui la notizia) che avrà efficacia dal 13 luglio 2020.
L’operazione darà vita a un operatore bancario nel credito su pegno in Italia presente con 12 filiali e impieghi totali per oltre 70 milioni di euro.
L’acquisizione, il cui corrispettivo, incluso l’avviamento, risulta pari a 34 milioni di euro, è stata effettuata dalla controllata ProntoPegno, posseduta per il 75% da Banca Sistema e per il 25% dalle fondazioni bancarie Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Pisa e Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria che hanno acquistato, in misure diverse tra loro, la suindicata quota del capitale sociale di ProntoPegno, che ha generato un utile netto per la Banca al 30 giugno 2020 pari a 1,1 milioni di euro. Successivamente, le citate fondazioni hanno sottoscritto pro-quota, insieme a Banca Sistema, l’aumento di capitale di ProntoPegno, funzionale all’acquisto del ramo, per complessivi 34 milioni di euro.
Con l’acquisizione, il gruppo Banca Sistema rafforza la sua presenza sul territorio nazionale compiendo un passo avanti per implementare su scala più ampia la propria strategia nel credito su pegno e in preparazione a cogliere ulteriori opportunità in questo segmento di business caratterizzato da bassa rischiosità perché garantito oltre il 90% da oro.
Il Gruppo Banca Sistema opera dal 2017 nel mercato del credito su pegno, dal 2019 tramite la società dedicata e controllata ProntoPegno S.p.A. e una rete di sei filiali a Milano, Roma, Napoli, Rimini, Palermo e Pisa.
Il ramo d’azienda credito su pegno acquisito dal Gruppo Intesa Sanpaolo ha impieghi per 57 milioni di euro attraverso una rete di sei filiali presenti a Torino, Napoli, Firenze, Mestre, Parma e Civitavecchia in cui operano 58 risorse. Gli impieghi, sostanzialmente stabili negli ultimi tre anni, hanno generato un margine di intermediazione annuo di circa 9 milioni di euro.
L’impatto dell’acquisizione sul CET1 ratio pro-forma, pari al 13,4% al 31 marzo 2020[1] è di circa -207bps (-170bps rispetto al ratio regolamentare alla stessa data).
(Nella foto l’ad Gianluca Garbi)