Bdt & Company, Morgan Stanley e Citigroup con Exor per PartnerRe

La famiglia Agnelli guarda lontano, agli Stati Uniti. Attraverso Exor, società d’investimento quotata e controllata dalla famiglia, ha infatti inviato al consiglio di amministrazione di PartnerRe, società di riassicurazioni statunitense, una proposta per l’acquisto in denaro del 100% delle azioni ordinarie della Società a un prezzo di 130 dollari per azione. Una cifra che corrisponde a una valutazione complessiva della società di oltre oceano pari a 6,4 miliardi di dollari.

L’offerta di EXOR, assistita nell’operazione da Bdt & Company, Morgan Stanley e Citigroup, comporta un premio pari al 16% rispetto al valore implicito delle azioni di PartnerRe di 112,53 dollari assegnato in base all’accordo di fusione da 11 miliardi di dollari che quest’ultima ha siglato a gennaio con la Axis Capital. e, secondo quanto comunica la società in una nota, «può essere conclusa in tempi rapidi».

Inoltre la proposta di Exor – spiega un comunicato – «è concepita su base amichevole ed è interamente in contanti». La società guidata da John Elkann (nella foto) assicurerebbe comunque la continuità dell’attuale management e il mantenimento del marchio PartnerRe. L’acquisto, se l’offerta verrà accettata, «è soggetto allo svolgimento di una limitata due diligence confirmatoria, alla risoluzione del contratto tra PartnerRe ed Axis e all’approvazione da parte degli azionisti di PartnerRe». 

 Il cda di PartnerRe, vincolato finora all’intesa siglata con Axis, ha fatto sapere che «esaminerà l’offerta Exor». Quest’ultima finanzierebbe l’operazione interamente con mezzi propri e prestiti, senza bisogno di aumenti di capitale.

Se andrà in porto l’acquisizione «non richiede – spiega la nota – alcun aumento di capitale da parte di Exor né l’approvazione dei suoi azionisti. Sarà finanziata con mezzi propri di Exor oltre che con prestiti ponte e finanziamenti a medio termine investment grade garantiti da Citibank e Morgan Stanley fino ad un ammontare di 4,75 miliardi di dollari». Exor a fine dicembre disponeva di una liquidità lorda di oltre 2,1 miliardi di euro (circa 2,3 miliardi di dollari); una parte dell’esborso dovrebbe poi essere coperta dalla cessione del gruppo immobiliare Cushman & Wakefield, operazione per la quale «ad oggi sono state ricevute manifestazioni di interesse non vincolanti ed è in corso la due diligence da parte di potenziali acquirenti». 

Noemi

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