Bnp Paribas chiude il 2016 con ricavi in crescita e punta sul digitale

Il 2016 di Bnp Paribas si chiude con ricavi in crescita dell’1,1% a 43,4 miliardi, un costo del rischio in calo del 14,1% a 3,3 miliardi – e 46 punti base rispetto ai 54 del 2015, grazie in larga parte al dato di Bnl (sceso da 161 a 124 punti, 118 nell’ultimo trimestre). Gli utili sono in aumento del 15,1% a 7,7 miliardi (l’incremento è del 6,3% a 7,8 miliardi al netto delle poste straordinarie), mentre il dividendo in progressione del 17% a 2,70 euro. 

L’amministratore delegato del gruppo, Jean-Laurent Bonnafé (nella foto) ha poi sottolineato il raggiungimento di quasi tutti i target del piano 2014-2016, come ad esempio i ricavi (+12,1% rispetto all’obiettivo del 10%), la riduzione di costi (3,3 miliardi, 500 milioni in più rispetto a quanto previsto), il Roe (10,3%), la solvibilità (con un ratio Basilea 3 dell’11,5%), il tasso di distribuzione (45%). Unico obiettivo mancato è quello del coefficiente cost/income, pari al 66,8% su una previsione del 66%.

I risultati sono il punto di partenza per quelli che sono gli obiettivi del nuovo piano strategico 2017-2020 di Bnp Paribas, che verranno presentati in dettaglio il 20 marzo. Primo fra tutti lo sviluppo del digitale, in tutte le aree della banca, con investimenti per 3 miliardi in tre anni. Quanto ai valori, il gruppo punta a una crescita media annua dei ricavi pari ad almeno il 2,5% e 2,7 miliardi di risparmi all’anno a partire dal 2020. Il coefficiente di cost/income dovrà essere ridotto al 63% (dal 66,8% del 2016) e la redditività al 10% (dal 9,4% del 2016), il ratio di solvibilità al 12% (dall’11,5% di oggi) e il tasso di distribuzione degli utili al 50% (45% quest’anno). L’aumento medio annuo dei dividendi per azione dovrà essere del 9% e una crescita media annua dell’utile netto pari al 6,5%. 

 

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