Brokeraggio assicurativo, Manfredo Sciarretta (Edge): non solo aggregazioni ma risposte concrete

Nato nel 2014, Edge Group è un operatore indipendente italiano, composto da dieci società, che offre servizi nell’intermediazione assicurativa, sia diretta che wholesale, risk management e soluzioni welfare fornendo servizi per clienti di grandi, medie e piccole dimensioni. Negli ultimi cinque anni Edge ha messo in atto una strategia mirata alla crescita per linee esterne con un obiettivo: «diventare la principale piattaforma italiana di intermediazione per piccoli e medi broker», ha spiegato a Financecommunity Manfredo Sciarretta (in foto), founder e ceo di Edge, che all’interno del gruppo si occupa prevalentemente della direzione strategica e dell’attività di M&A.

Come un settore così dinamico e competitivo affronta un contesto di incertezza economica come il nostro? In quest’intervista, Sciarretta racconta alla testata di Financecommunity le attività della società e le sfide e le opportunità attese nel 2025.

Di cosa si occupa Edge e quali peculiarità lo distinguono dai competitor?

Edge è broker assicurativo indipendente italiano, composto da oltre dieci società, che offre servizi nell’intermediazione assicurativa, sia diretta che wholesale, risk management e soluzioni welfare, e si rivolge a clienti di ogni dimensione, dalle grandi aziende alle pmi. Il nostro modello mira a valorizzare la professionalità dei broker che scelgono di unirsi a noi per creare sinergie. L’obiettivo è quello di diventare la principale piattaforma italiana di intermediazione per piccoli, medi e grandi broker, aprendo le porte a imprenditori e talenti che desiderano unirsi ad un gruppo con solide basi e prospettive future. Da fine gennaio (Financecommunity ne aveva parlato qui), inoltre, possiamo contare sul supporto finanziario di AnaCap, private equity europeo attivo nel settore dei servizi finanziari, che sostiene il nostro ambizioso piano di espansione e consolidamento.

Quali sono i numeri di Edge oggi?

Negli ultimi anni, abbiamo integrato con successo 12 broker, arrivando a gestire premi per 100 milioni di euro e generando ricavi per circa 24 milioni di euro. Al momento possiamo contare su 12 sedi ed oltre 200 persone in staff.

Quali sono i prossimi obiettivi?

Puntiamo a consolidarci come piattaforma leader dell’intermediazione assicurativa in Italia, accelerando la crescita attraverso nuove integrazioni in un mercato altamente frammentato. Nel dettaglio, nei prossimi due anni, il nostro obiettivo è raddoppiare premi e ricavi, traguardando i 50 milioni di euro, e ampliare la nostra presenza geografica, oggi concentrata nel Nord Italia, anche verso il Centro ed il Sud Italia. Allo stesso tempo, continueremo a rafforzare la nostra specializzazione in settori chiave, attirando broker e imprenditori con competenze distintive.

Ci sono molte operazioni in vista?

Certo, sono più di dieci le società con cui stiamo negoziando, ed alcune sono in stato molto avanzato. Ma ne arriveranno altre. Ognuna di queste fornirà ad Edge una competenza aggiuntiva.

Quali sono le sfide attuali del mercato del brokeraggio assicurativo, in costante fermento e caratterizzato da continue aggregazioni?

Il settore del brokeraggio è in continua evoluzione, con una competizione crescente e un processo di consolidamento sempre più rapido. I broker tradizionali, indipendentemente dalla loro dimensione, dovranno trovare il giusto equilibrio tra efficienza operativa e specializzazione per restare competitivi. Il passaggio generazionale sta spingendo molte realtà a unirsi per garantire maggiore forza e struttura. In questo contesto, Edge rappresenta una risposta concreta, offrendo una piattaforma che non solo aggrega, ma valorizza il know-how e l’autonomia dei professionisti che ne fanno parte.

Quali sfide invece attendono le imprese in seguito alla recente entrata in vigore del decreto cat nat che prevede per le aziende l’obbligo assicurativo dei rischi catastrofali?

Da sempre specializzati nella gestione dei rischi aziendali, in Edge siamo consapevoli dell’importanza di adeguate coperture assicurative per proteggere le imprese dagli eventi estremi. La nuova normativa, pur con alcune criticità, rappresenta un passo avanti in quanto impone alle aziende di proteggersi dai rischi catastrofali, evitando che eventi estremi compromettano la continuità operativa. Pone però anche nuove sfide, soprattutto per le realtà più piccole, per le quali trovare coperture adeguate non è sempre stato semplice. Il decreto impone un cambio di prospettiva e, al tempo stesso, crea nuove opportunità per il settore assicurativo, chiamato a sviluppare soluzioni efficaci e sostenibili.

letizia.ceriani@lcpublishinggroup.it

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