Buyback per Poggipolini. Exit per Cherry Bay Capital
Cherry Bay Capital Group, player indipendente attivo in ambito private capital e wealth advisory dedicato a selezionati UHNWI e family office su scala internazionale, ha completato la cessione della partecipazione in Poggipolini, detenuta tramite un club deal promosso nel 2020 insieme a primarie famiglie imprenditoriali. A riacquistare l’azienda è stata la famiglia Poggipolini, grazie a una complessa operazione di buyback che consentirà di tornare al pieno controllo della società.
Hanno partecipato all’operazione per Cherry Bay Capital Group: Cherry Bay Capital in qualità di advisor con un team composto da Vito Pesare (investment manager), Tommaso Profazio (relationship manager) e Lorenzo Acerboni (associate). DWF Italy in qualità di legal advisor con un team composto da Luca Lo Po’ (partner) e Massimo Breviglieri (counsel).
CHI E’ POGGIPOLINI
Fondata nel 1950 come officina meccanica, negli anni ‘70 l’azienda guidata da Stefano Poggipolini diventa punto di riferimento nella produzione di viti in titanio prevalentemente per il settore racing e motorsport. Nel 2010 una profonda crisi dovuta a cambiamenti nel regolamento della Formula 1 obbliga Poggipolini ad investire ogni risorsa disponibile per sostenere uno sfidante processo di rifocalizzazione strategica in ambito aerospace che ha coinciso con l’ingresso in azienda del figlio Michele. L’ingresso di Cherry Bay Capital Group come partner per l’espansione, oltre a dotare l’azienda di adeguate risorse finanziarie per sostenere l’attuazione di un ambizioso progetto di crescita, ha abilitato un percorso virtuoso di passaggio generazionale che ha visto protagonista la terza generazione con Michele Poggipolini, ceo del Gruppo.
L’intervento di Cherry Bay Capital Group ha consentito di realizzare ingenti investimenti in innovazione e capacità produttiva sostenendo parimenti un’impegnativa strategia di M&A e internazionaliezzazione. Nel 2022 è stata acquisita l’italiana Aviomec – piccola eccellenza italiana con un fatturato in ingresso inferiore a 3 milioni di euro e un margine etibda di circa il 20% – che ha consentito di realizzare un’integrazione orizzontale nel settore delle trasmissioni fino a raddoppiare le metriche.
Successivamente, nel 2024 è stata acquisita anche l’americana HPF Houston Precision Fastener – società con un fatturato iniziale di 16,5 milioni e un ebitda di 4,5 milioni previsto in significativa crescita nel 2025 – nella logica di crescere verticalmente nei sistemi di fissaggio speciali per l’industria dell’aerospace ma soprattutto per entrare in un mercato chiave anche sotto il profilo geo politico come quello statunitense, sprigionando nuove sinergie grazie all’accesso a nuovi clienti strategici, anche in ambito new space economy. La crescita organica combinata all’M&A ha consentito di incrementare i ricavi esteri del Gruppo Poggipolini dal 30% al 70% del totale e di potenziare la struttura organizzativa creando nuovi posti di lavoro passati da circa 70 nel 2019 ad oltre 200 nel 2025.
In meno di 5 anni, la partnership con Cherry Bay Capital Group ha consentito dunque a Poggipolini di trasformarsi da mech company orientata al motorsport di nicchia a tech company di riferimento su scala internazionale in ambito aerospace ed automotive. La crescita del fatturato complessivo passato da 14 milioni e circa 3 milioni di ebitda nel 2019 ad oltre 57 milioni di fatturato e 17 milioni di ebitda previsti nel 2025 si è riflesso in una significativa creazione di valore per gli azionisti.
I COMMENTI
Mattia Rossi (in foto), founding partner di Cherry Bay Capital Group, ha dichiarato: “Poggipolini è, paradossalmente, una di quelle realtà dalle quali un investitore non vorrebbe mai uscire. Poggipolini riveste, per altro, una valenza simbolica essendo stata la prima operazione promossa da Cherry Bay Capital in seguito alla nostra fondazione. Siamo orgogliosi del valore straordinario che abbiamo creato, non solo per gli investitori, ma anche per l’azienda, che è passata da realtà artigianale a vera multinazionale capace di competere sui mercati globali. La modalità di uscita attraverso il buy back dimostra la coerenza rispetto alla filosofia di investimento di Cherry Bay Capital, orientata ad accelerare imprese di famiglia rappresentative del made in Italy e ad abilitare virtuosi passaggi generazionali”.
Michele Poggipolini, ceo di Poggipolini, ha dichiarato: “Cherry Bay Capital è stato il partner perfetto per consentirci di completare con successo la terza fase del nostro piano strategico di crescita industriale iniziato nel 2010, fase che ha avuto come protagonista l’ M&A e l’ internazionalizzazione. La possibilità che ho avuto di confrontarmi periodicamente con gli investitori, tutti imprenditori italiani di grande successo, mi ha consentito di crescere come imprenditore e questo elemento ha fatto la differenza. Ora si apre una nuova fase: scalare dimensionalmente attraverso le nostre innovative tecnologie di processo e parallelamente continuare ad acquisire aziende strategiche nel settore aerospace.”