M&A Circus sulla digitalizzazione con Arabella Caporello

“Con la pandemia e il lockdown le aziende hanno preso consapevolezza delle carenze e dell’arretratezza digitale che hanno e questo può essere un punto di partenza per migliorare la situazione. I fondi di private equity possono fare molto in questo”, spiega Arabella Caporello (nella foto), senior advisor di Alpha e professionista di lungo corso nel private equity, già direttore generale del Comune di Milano, ospite di questa puntata di M&A Circus.

C’è una certa reticenza soprattutto culturale alla digitalizzazione, questa attitudine delle organizzazioni a rifiutare i cambiamenti è il primo ostacolo alla digitalizzazione”, spiega. Le carenze ci sono e in diversi punti, aggiunge, “a partire dal commerciale quindi il crm e i prodotti che non sono ancora stati pensati per l’online fino al monitoraggio attraverso strumenti tecnologici dei principali kpi e ciò vale per aziende di diverse dimensioni”.

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In questo contesto private equity e investitori “nel loro lavoro non possono prescindere da una due diligence tecnologica oltre che legale e ambientale e contestualmente possono intervenire nella strutturazione di un piano di digital transformation” che però, osserva, “per essere efficace deve coinvolgere proattivamente tutti gli organi aziendali, a partire dal ceo ma anche il chief technology officer laddove presente fino all’hr manager. Creare il consenso di top e middle management su come si vuole cambiare digitalmente l’offerta e l’organizzazione è fondamentale per la riuscita del piano”.

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