Clessidra acquisisce la maggioranza della casa vinicola Botter. Gli advisor del deal
L’operatore di private equity Clessidra, tramite il fondo Capital Partners 3, ha acquisito la maggioranza della casa vinicola Botter, azienda veneziana tra i maggiori esportatori di vino italiano nel mondo. A vendere è il fondo IDeA Taste of Italy, gestito da DeA Capital Alternative Funds.
Nell’ambito dell’operazione, Mediobanca ha agito come financial advisor di Clessidra, con un team formato da Davide Bertone (nella foto di copertina), Matteo Calegari e Andrea Sorci. Al fianco di Clessidra anche gli studi Gattai, Minoli, Agostinelli & Partners e MN Tax & Legal per la parte legale, PwC per la due diligence finanziaria e di debt advisory (con un team composto da Emanuela Pettenò, consumer & markets deals leader, Luca Vergani ed Enrico Simionato per i servizi di financial due diligence, e da Andrea di Cello, Davide Scroccaro e Federico Seveso, sotto la responsabilità di Alessandro Azzolini (nella foto a destra), head of debt advisory, per i servizi di debt advisory), Bain & Co per la due diligence di business e Alonzo Committeri & Partners per gli aspetti fiscali e di struttura dell’operazione.
IDeA Taste of Italy è stato assistito nell’operazione dallo studio NCTM. La famiglia Botter è stata affiancata da Van Berings per i profili legali e da Belluzzo International Partners e Studio Faldini e Rossi per gli aspetti fiscali dell’operazione.
Il team di investimento di Clessidra che ha lavorato al deal su Botter è stato guidato dal managing director Francesco Colli e ha visto coinvolti l’investment director Giulio Torregrossa e l’associate Jacopo Tortorelli.
Annalisa, Alessandro e Luca Botter, esponenti di terza generazione della famiglia, si legge in un comunicato, affiancheranno Clessidra nella società veicolo dell’acquisizione, continuando ad avere un ruolo operativo di rilievo.
Capital Dynamics e Italmobiliare, già investitori del fondo Clessidra Capital Partners 3, parteciperanno come co-investitori nell’operazione. In particolare, Italmobiliare (casa madre di Clessidra) ha investito 36 milioni di euro nel deal.
Fondata da Carlo Botter nel 1928, a Fossalta di Piave (Venezia), Botter produce e commercializza diverse tipologie di vino, fermo e frizzante. A partire dagli anni Cinquanta, la società ha realizzato un percorso di costante crescita nella commercializzazione di vini in bottiglia, dapprima attraverso la crescita organica in Italia, successivamente con un processo di espansione all’estero, reso possibile dal presidio dell’azienda su alcune delle denominazioni di origine italiana di maggior successo internazionale, come Prosecco Asolo DOCG, Pinot Grigio Friuli Grave DOC e Primitivo. L’approccio multi-territoriale nell’origine dei vini caratterizza ancora oggi l’offerta commerciale dell’azienda, che esporta il 98% della produzione principalmente negli Stati Uniti, Germania, Gran Bretagna e Scandinavia. Nel 2020, Botter ha registrato ricavi per circa 230 milioni di euro, in crescita di circa il 6% rispetto al 2019.
Per Clessidra, l’ingresso in Botter rappresenta il sesto investimento del fondo Clessidra Capital Partners 3, e il primo dall’ingresso dell’amministratore delegato private equity, Andrea Ottaviano, che ha così commentato l’operazione: “Con Botter, Clessidra entra nel settore del vino, un mercato globale che già oggi vale oltre 300 miliardi di euro e, soprattutto con riferimento al canale della grande distribuzione, ha mostrato forte resilienza anche nel corso dell’emergenza sanitaria mondiale. La crescita di Botter sarà favorita, oltre che dalla naturale capacità di sviluppo nei mercati esteri, dal fatto che la società è una perfetta piattaforma per una strategia di mirate acquisizioni con l’obiettivo di promuovere la creazione di un leader italiano nel settore. L’obiettivo strategico condiviso con la famiglia Botter e con l’amministratore delegato Massimo Romani si basa su un nuovo modello di diffusione del prodotto, basato non solo su prezzi accessibili, ma anche sulla qualità e la capacità di interpretare i gusti dei consumatori e le tendenze dei consumi”.