Cms approvato il concordato con Global Strategy

Cms spa, azienda modenese che opera nel settore delle costruzioni meccaniche e delle lavorazioni per conto terzi, affiancata da Global Strategy ha ottenuto l’ok dei creditori alla richiesta di concordato in continuità presentata dall’azienda di Marano sul Panaro. Ora il gruppo guidato dal vicepresidente Elena Salda, in attesa di ricevere l’omologa del Tribunale di Modena, prosegue la propria attività per la realizzazione e lo sviluppo di un piano industriale per i prossimi anni.

Il team di professionisti che hanno seguito tutto l’iter finanziario, industriale e legale, e che continueranno a mettere le proprie competenze a servizio del Gruppo sono lo Studio Rinaldi, Global Strategy e lo Studio Tullio&Partners, rispettivamente con Marco Marinoni  (nella foto) e Antonella Negri-Clementi per Global Strategy; Paolo Rinaldi, Alessandro Savoia e Simone Clementelli per Studio Rinaldi e infine Antonio Tullio e Luigi Caselli per Tullio&Partners.

L’azienda, nata nel 1975, ha avuto una crescita costante che gli ha consentito nel 2013 di superare i 100 milioni di euro di fatturato. Nel 2014 il gruppo ha però subito una forte riduzione del fatturato dovuta principalmente alla contrazione del mercato di riferimento e contestualmente al rilevante investimento realizzato per lo stabilimento in Cina che ha incrementato il livello di indebitamento complessivo arrivato a 42 milioni di euro (poi sceso a 23 milioni post concordato, dei quali 4,4 milioni costituito da debito chirografo con le banche per 4,4  e 3 milioni di debito ipotecario).

Per far fronte a questa situazione di crisi Cms spa ha nell’aprile 2017 presentato una domanda di concordato in continuità, approvata a maggioranza in questi giorni dai creditori con la importante percentuale complessiva superiore al 78% e con una votazione favorevole da parte dei fornitori di oltre il 98%.

La procedura di concordato consentirà di pagare integralmente tutti i creditori privilegiati e di dare ai creditori chirografari, suddivisi in classi, un indennizzo medio del 30%, sino al 40% per i fornitori strategici, pagato nell’arco di un lasso di tempo di soli 4 anni, a partire già dall’anno in corso.

Il concordato prevede, inoltre, un piano di investimenti necessari per mantenere i livelli di qualità e di competitività richiesti dal mercato e a supporto dei piani di sviluppo dei principali clienti.

Noemi

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