Credimi Subito, alle ditte individuali prestiti fino a 1,5 milioni. Richiesta in due minuti

Un prestito fino a 1,5 milioni di euro, che si può richiedere in due minuti, ottenendo una risposta in tre giorni. E’ Credimi Subito, il nuovo prodotto lanciato dalla fintech fondata da Ignazio Rocco (nella foto), dedicato alle ditte individuali.

Rocco ha presentato il prodotto nel corso di una conferenza stampa virtuale, occasione innanzitutto per fare il punto su Credimi, gruppo che ha erogato finanziamenti per circa 1,4 miliardi, a fronte, ha spiegato il Ceo, di 32mila richieste ricevute.

Credimi Subito, ha proseguito Rocco, “è il primo prestito pensato esclusivamente per le ditte individuali”, che in Italia sono poco più di tre milioni. Si tratta di microimprese (fino a dieci dipendenti), che non sono registrate nella forma giuridica di società, concentrate prevalentemente nei settori tradizionali (commercio al dettaglio e all’ingrosso, edilizia e servizi) e con una significativa presenza di donne (oltre la metà). Ditte che l’anno scorso, a causa della crisi legata alla pandemia da Covid-19, hanno registrato un calo del fatturato superiore al 20% (17-18% la flessione delle aziende), ma che paradossalmente hanno fatto poco ricorso al credito: solo il 20% circa, infatti, ha richiesto dei finanziamenti. D’altro canto, come ha spiegato Rocco, le ditte individuali, in virtù delle dimensioni, dei costi fissi contenuti e della flessibilità della struttura, hanno saputo resistere meglio delle società alla crisi.

Il numero uno di Credimi ha illustrato i risultati di un’indagine condotta per preparare il lancio del prodotto, sottolineando come il ricorso ai prestiti delle ditte individuali sia stato quasi esclusivamente finalizzato a ottenere liquidità di emergenza, ma, guardando alle prospettive del business, questi piccoli e piccolissimi imprenditori sono consapevoli di dover necessariamente investire per sopravvivere; in particolare, hanno chiaro di dover investire nella digitalizzazione dell’attività, sono consapevoli di doversi modernizzare. Pertanto, il sondaggio indica che oltre la metà delle ditte individuali prevede di chiedere un finanziamento nei prossimi 3-12 mesi, per importi prevalentemente fino a 50mila euro, ma non mancano gli imprenditori che puntano a chiedere prestiti superiori ai 100mila euro. E la richiesta è di finanziamenti veloci e semplici.

Da qui la decisione del gruppo di lanciare Crediti Subito. “Si chiede in due minuti, la risposta viene data in tre giorni”, ha scandito Rocco, illustrando i passi da compiere sul portale per presentare la richiesta di credito: “Bastano numero di telefono, partita Iva e l’ultima dichiarazione fiscale”. Il resto del lavoro lo fanno gli algoritmi,, che esaminano la ditta nel suo complesso, “non solo il conto corrente o le garanzie personali dell’imprenditore. Noi ci procuriamo tutto per valutare la ditta, dare una risposta, chiedere l’ammissibilità alle garanzie del fondo centrale, preparare la documentazione per ottenere la garanzia. Se la risposta è positiva”, ha proseguito il manager, “viene chiesta l’accettazione, quindi si procede all’erogazione dei fondi”.

Al momento, la ditta individuale che vuole ricorrere a un prestito Credimi Subito deve avere almeno 100mila euro di fatturato, ma “vogliamo abbassare la soglia a 70-80mila euro a breve”. Il prestito ha una durata di cinque anni e va da un minimo di 25mila a un massimo di 1,5 milioni di euro, con un tetto fissato al 25% del fatturato. Il rimborso è flessibile: parte dopo un anno.

Rocco ha posto l’accento sul fatto che, sebbene la valutazione della ditta sia affidata alla tecnologia, il customer service garantisce un’interazione umana agli imprenditori. “Siamo eccitatissimi dal lancio di questo prodotto”, ha proseguito, “che riempie un vuoto importante”.

I prestiti erogati tramite il programma Credimi Subito verranno cartolarizzati e, ha anticipato l’AD, c’è già “una grande banca internazionale che inserirebbe il prodotto in una cartolarizzazione tranched“. Altri investitori si sono fatti avanti per cartolarizzare questi crediti.

Rocco non ha fornito una stima su quanto Credimi conta di erogare con il nuovo prodotto, ma ha affermato che si parla di un target “paragonabile a quello raggiunto con Credimi Futuro nel primo anno del lancio”.

Il founder della fintech non ha nascosto che il segmento delle ditte individuali presenta un tasso di rischiosità molto elevato: “Secondo le nostre analisi, le probabilità di default a un anno sono pari a circa l’11%, a cinque anni salgono a oltre il 30%. Parliamo di clienti indubbiamente molto rischiosi. Chiaramente è molto importante selezionare il rischio”. La tecnologia aiuterà a individuare le imprese più virtuose. Certo, fondamentale è il ruolo del fondo di garanzia. Il tasso di rischiosità si traduce in un costo medio dei prestiti “vicino al credito al consumo”, ovvero attorno al 7% (inteso come tasso omnicomprensivo), “con variazioni in funzione della rischiosità dell’azienda”, ha concluso Rocco.

Noemi

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