CvC si prende i farmaci di Doc Generici da Charterhouse

Dopo quattro settimane di trattative, Charterhouse ha ceduto il 100% produttore di farmaci Doc Generici a CVC Capital Partners, che ha battuto in corsa Blackstone, per una cifra che si aggirerebbe intorno ai 650-680 milioni di euro sulla base di un fatturato consolidato 2015 di circa 180 milioni e un ebitda di 61 milioni. 

A finanziare il buyout sono state Unicredit e Hsbc.

Charterhouse aveva acquisito il gruppo da Apotex, Chiesi Farmaceutici e Zambon nel 2013 per una valutazione di 7-8 volte l’ebitda, per un valore compreso tra 320 e 340 milioni, sulla base di un fatturato 2012 di Doc Generici di 131,8 milioni e un ebitda di 43-44 milioni. Con questa vendita, il fondo di private equity britannico porterà a casa un Irr di ben il 40% o 1,7 volte il capitale investito.

L’operazione è stata condotta da Charterhouse, sotto la guida del partner italiano Giuseppe Prestìa, e da CVC, sotto la guida del partner Giampiero Mazza (nella foto), con il supporto degli advisor Hsbc, con un team guidato da Umberto Giacometti, Rothschild e Banca Imi, con un team composto da Riccardo Barini, Michele Pedercina e Vincenzo De Falco. Advisor di Cvc sono stati invece Deutsche Bank e Unicredit.

DOC Generici, fondata nel 1996, è una fra le più grandi società farmaceutiche indipendenti nel settore dei farmaci generici con una quota del 15% e un portafoglio di 180 molecole. A seguito dell’operazione, il ceo Gualtiero Pasquarelli resterà poi alla guida del gruppo. 

Noemi

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