DBA Group: la jv Iplanet e i progetti per il futuro nell’intervista a Raffaele De Bettin

Con 85,4 milioni di euro di fatturato, oltre 950 professionisti in organico, 15 sedi in Italia e 10 all’estero, DBA Group è una holding indipendente specializzata, da oltre 30 anni, in servizi professionali e soluzioni ICT focalizzati sulla gestione del ciclo di vita di opere e infrastrutture mission-critical. Il mese scorso DBA Group è stata inoltre coinvolta nella joint venture Iplanet tra IP e Macquarie Capital. Per capire le caratteristiche della società e il suo ruolo in questa operazione, Financecommunity ha intervistato Raffaele De Bettin (in foto), ceo di DBA Group.

Quando è nata e come si è sviluppa DBA Group?

Fondata nel 1991 dai quattro azionisti e imprenditori, i fratelli De Bettin, tutti soci alla pari, tuttora attivi nella conduzione e nella gestione del gruppo, la società ha sviluppato nel tempo, attraverso le società operative controllate, metodi, esperienze e know how nella fornitura di servizi d’ingegneria, di architettura e di project management. Nel 2005 l’offerta si è allargata ai servizi di asset & lifecycle management, correlati all’automazione dei processi di gestione del ciclo di vita di opere e infrastrutture, attraverso lo sviluppo di applicativi e piattaforme software web based. Dal 2017 è quotata sul mercato Euronext Growth Milan di Borsa Italiana.

Quali sono gli obiettivi di crescita per i prossimi anni?

Nel piano industriale 2023-2026, presentato a giugno, ci poniamo l’obiettivo di diventare un player a livello europeo, arrivando a un valore della produzione di 135,7 milioni di euro nel 2026 con un EBITDA di 15,9 milioni (con marginalità dell11,7%) e un incremento dell’organico per linee interne ed esterne con investimenti sulle risorse umane per oltre 10 milioni di euro nell’arco del piano. Entro il 2023 contiamo di toccare quota mille professionisti in organico, ed è proprio sulle persone che da sempre investiamo con l’obiettivo di farle stare bene, affinché si sentano sicure in azienda. Da qui l’impegno verso sempre migliori misure di welfare e piani di crescita professionale, con progetti di formazione a partite dal fine 2023 e per i prossimi 3 anni.

Cosa sono le infrastrutture mission critical?

Gestiamo tutto il ciclo di vita delle infrastrutture mission critical, offrendo servizi di consulenza, progettazione, project management e sviluppando soluzioni software. Operiamo con 400 clienti in diversi settori tra cui le telecomunicazioni, in particolare infrastrutture di telecomunicazione fissa e mobile e centrali telefoniche. Nella logistica ci occupiamo di strade e autostrade, tunnel e aeroporti, servizi di ingegneria marittima e digitalizzazione per smart ports mentre con le industrie offre consulenza a siti industriali, fabbriche di produzione, istituti finanziari, assicurazioni e banche, società di informatica. Senza dimenticare il comparto real estate, pharma & healthcare in cui ci occupiamo di data center, immobili direzionali, commerciali, residenziali, turistico ricettivi, edifici pubblici, immobili ad uso industriale e produttivo del settore farmaceutico, ospedali, laboratori, centri diagnostici.

Siete coinvolti nel progetto Iplanet, di cosa si tratta?

La joint venture Iplanet tra IP e Macquarie Capital, prevede l’installazione di punti di ricarica elettrica in 510 stazioni di servizio a marchio IP entro il 2032. Noi ci occuperemo della realizzazione degli studi di fattibilità, della progettazione e dell’ottenimento dei permessi, della direzione dei lavori e del coordinamento sicurezza. Iplanet è un progetto che punta alla transizione energetica dell’Italia, con la realizzazione di impianti di produzione di energia da fotovoltaico, impianti di storage con batterie al litio per stoccare localmente energia, fornitura di energia a mezzi automobilistici normali o pesanti, e ben si inquadra con gli obiettivi del nostro Piano Industriale.  Grazie alle competenze già acquisite negli anni, desideriamo accompagnare la transizione energetica del Paese, con l’ulteriore incentivo del PNRR che la pone tra le linee guida delle proprie azioni future.

Nel progetto Iplanet seguiremo tutti gli interventi relativi all’installazione di infrastrutture di ricarica elettrica ultrafast (High Power Charging), di impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo BESS, e dell’adeguamento dell’immagine dei Punti Vendita. Ad oggi siamo già intervenuti in 135 stazioni di servizio e 15 cantieri sono stati avviati negli ultimi mesi, nell’ambito di un accordo triennale del valore di 1,6 milioni di euro che andrà a svilupparsi su tutto il territorio nazionale con team appositi di ingegneri che seguiranno i lavori.

eleonora.fraschini@lcpublishinggroup.it

SHARE