Dea Capital chiude il 2015 con profitti per 41 milioni
Un 2015 positivo per Dea Capital. Il gruppo ha infatti chiuso l’anno con un utile netto di 41,1 milioni, rispetto alle perdite per 57,6 milioni un anno prima.
Un risultato che stando a quanto riporta la società è riconducibile all’attività di alternative Asset Management per -20,7 milioni (dopo minorities per -16,6 milioni), per effetto di impairment di avviamenti e di strumenti finanziari partecipativi per 32 milioni (al netto delle quote di minoranza) e di ammortamenti della PPA per 3,4 milioni, e al risultato degli investimenti di private equity, pari a +63,5 milioni, dovuti principalmente alla plusvalenza di 46,3 milioni di Euro su Migros e da proventi netti dal fondo OF I, e infine al risultato delle società holding, pari a -1,8 milioni.
La posizione finanziaria netta consolidata è positiva e pari a 133,8 milioni al 31 dicembre 2015, rispetto a 57,8 del 2014. La variazione registrata nel 2015 è essenzialmente riconducibile a: la distribuzione del dividendo straordinario per -79,9 milioni; l’incasso netto di 107,7 milioni, conseguito per effetto della cessione da parte di Kenan Investments di una quota del 40,25% indirettamente detenuta in Migros e conseguente distribuzione agli azionisti; l’acquisto di azioni proprie per -13,0 milioni di euro; le distribuzioni nette ricevute dagli investimenti in fondi di Private equity per +35,3 milioni; l’incremento della posizione finanziaria netta del fondo IDeA OF I per +2,3 milioni di Euro; i flussi di cassa prodotti dall’Asset Management, al netto dei costi della holding.
A livello di società holding, la posizione finanziaria netta, è pari a +90 milioni, in miglioramento rispetto a 40,6 milioni a fine dicembre 2014 mentre il net asset value risulta pari a 2,07 euro per azione a fine 2015, rispetto ai 2,11 euro a fine 2014 (rettificato del dividendo straordinario di 0,30 euro distribuito a maggio 2015).
Al netto di tutto questo, il Cda guidato da Lorenzo Pelliccioli (nella foto) ha quindi proposto all’assemblea la distribuzione di riserve per 0,12 euro per azione. Quanto alla Siiq, la società, «anche a nome della controllata indiretta Idea Real Estate Siiq», ha annunciato che «a causa delle avverse condizioni dei mercati azionari, è stato momentaneamente sospeso il progetto di quotazione della società di investimento immobiliare». Dall’altro lato la strategia di crescita del gruppo «continuerà ad essere improntata sulle linee-guida strategiche seguite nello scorso esercizio, con focus sulla valorizzazione degli asset nell’area del Private Equity Investment e sullo sviluppo delle piattaforme di Alternative Asset Management, anche attraverso la realizzazione di investimenti alternativi di dimensioni contenute in fondi e/o veicoli».
Il cda, infine, ha dato il via libera a un nuovo piano di acquisto di azioni proprie fino a un massimo del 20% del capitale sociale (ovvero circa 61,3 milioni di azioni). La società prevede che l’evoluzione della gestione continuerà ad essere improntata sulle linee-guida strategiche seguite nello scorso esercizio, «con focus sulla valorizzazione degli asset nell’area del private equity investment e sullo sviluppo delle piattaforme di alternative asset management, anche attraverso la realizzazione di investimenti alternativi di dimensioni contenute in fondi o veicoli».