Dieci offerte arrivate per le quattro good bank, nessuna da una banca italiana
Le quattro good bank (Nuova Banca delle Marche, Nuova banca Etruria, Nuova Cassa di Risparmio di Chieti, Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara) guidate da Roberto Nicastro (nella foto) non piacciono ai gruppi italiani. Sarebbero infatti solo straniere le dieci offerte arrivate ieri 12 maggio all’advisor SocGen in particolare da fondi di private equity con perimetri d’acquisto diversi. Proprio per via della fuga dei principali gruppi bancari italiani le offerte sarebbero la metà circa rispetto a quelle che ci si aspettava considerando le prime manifestazioni di interesse.
Fra gli interessati ci sarebbero dunque, fra gli altri, Apollo, Lone Star, Canterbridge e Anacap. Le offerte sarebbero inoltre diversificate rispetto al perimetro di acquisto, con alcune che riguardano le controllate delle good bank, come ad esempio quella del gruppo Primus, specializzato nel factoring e nel servicing di portafogli di crediti non performing, per Cassa di Risparmio di Loreto del Gruppo Banca Marche.
Le offerte non vincolanti saranno selezionate “sulla base della serietà”, aveva detto Nicastro, dopodiché un certo numero di offerenti accederà alla due diligence e alla virtual data room. Successivamente sarà richiesta l’offerta vincolante, per chiudere entro il 30 settembre .
Delle quattro banche la più grande è la Nuova Banca delle Marche, con un attivo di 15,3 miliardi di euro. La seconda è la Nuova Banca Etruria con 7,1 miliardi di attivi, la terza è la Nuova Cassa di Risparmio di Chieti con asset per 3,4 miliardi. Viene infine la Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara con un attivo di 3,7 miliardi.